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A Roma

Roma, 27 10 2017, foto Borrelli RomanoEra da tanto che non vedevo e sentivo fattezze ed il profumo della mortadella. Custodita all’interno di una di quelle “rosette” o michette, gonfie al centro, che sembrano, da un momento all’altro, esplodere. E, a dire il vero, questo  non è l’unico profumo che promana all’interno di un bus, in sosta, in fila, insieme a tanti altri.  Termini, le sue luci, via Marsala da un lato, via Giolitti dall’altra. I taxi, tanto che al solo evocarli “mi ritorna in mente” Alberto Sordi. A Roma, grazie a quella mortadella, mi sono riappriopriato di ricordi e profumi. Il signore seduto davanti a me, all’interno della “scatola di latta” scarta il suo panino e affonda i suoi denti. Sui sessanta, ben vestito, sicuramente un “ministeriale”, penso, intriso di vergogna nel consumare il suo pasto all’ora giusta perso tra altri ministeriali. Quell’odore mi concede uno spunto di riflessione. Penso al grande dibattito degli anni scorsi: “la mortadella è di sinistra?”. Domanda posta, abbinata, affiancato ai ricordi di  un viso curiale, pacioso, “presidenziale”, ciclista, insomma, “euro”. M. mi regalo’, all’epoca un libro illustrato di Forattini,  una pagina -una vignetta, e in un men che non si dica imparai a riprodurre le fattezze con un tratto veloce.  Fattezze, tratti, del politico e della mortadella. Ricordo il tratto della penna stilografica Aurora e piazza della Repubblica che si materializzava velocemente, con l’inchiostro, su fogli di carta bianca, liscia, con Roma sullo sfondo. Sapevo a memoria il numero degli archi, delle finestre e dei piani che formavano quei portici tanto torinesi. Piazza della Repubblica, o Esedra. Adoravo la Roma…politica. Roma 27 10 2018 foto Romano BorrelliMi ridesta un passeggero che chiede all’autista a che ora e’ prevista la partenza del  bus. Risposta: “mo vedemo se parte. Tante volte nu’ se po’ sape’…” Fortunatamente, parte. Nessun fumo, solo tanto rumore. Roma 27 10 2017, Romano Borrelli foto-1Per niente. Sciopero scongiurato ieri e mete raggiunte senza problema oggi. Una, due fermate, ecco le Terme di Diocleziano e Sanra Maria Degli Angeli. Un  lungo nastro d’asfalto verso il centro. Ma qui e’ tutto centro. Vado, torno, col mio biglietto h 24. L’onda umana che mi investe alle fermate Termini e ad Anagnina è indescrivibile. Vengo travolto, risucchiato, respinto, espulso su scale mobili. Mi curo poco di tutto cio’. Trattengo il tempo e respiro. Emozioni forti. Penso di recuperare  il Quirinale (dove si è tenuta una bellissima lezione di diritto Costituzionale) la scalinata, Fontana di Trevi, Palazzo Chigi e il palazzo del…Tempo (giornale), la galleria Sordi, Montecitorio e la politica, quella andata, via del Corso, piazza del Popolo, piazza Navona. …La notte è lunga, gli esami non sono piu’ vicini…e cosi la festa del Cinema…Mi piacerebbe tornare e riprendere il blocchetto, di carta bianca, e l’ Aurora, stilografica e disegnare ancora…

Buon Natale 2015

Roma 8 12 2015. Foto Borrelli RomanoUn augurio a tutti, di cuore: Buon Natale. Un buon viaggio a tutt*. 20151225_120916Ogni città conosce le sue porte e così ogni uomo e ogni donna. Che ogni porta possa introdurre a  serenita’ e spirito di pace con un ritorno alle promesse bibliche e con senso di speranza nel futuroTorino 25 12 2015 foto Borrelli Romano.  Nstale. Per un po’ di giorni la rivincita delle relazioni e l’interruzione del coprifuoco dell’indifferenza. Tra le mani le pagine del libro di “Vino e Pane”, di Ignazio Silone, in una giornata dalle grandi abbuffate, e contraddizioni tra spreco e penuria, ricchi, poveri, abbondanza, scarsita’, nord, sud.  Una ricerca della Codacons ha riferito che le casalinghe quest’anno avranno speso per il cenone di 8 persone una cifra intorno ai 300 euro. Altri magari non avranno mangiato nulla e altri ancora si saranno recati alle mense dei poveri. Un pensiero a Roma, al pranzo offerto ai poveri a Santa Maria in Trastevere, oggi, dalla Comunita’ di S.Egidio. Un ricordo a quella basilica, cosi bella,  visitata, osservata, fotografata, studiata, coi suoi mosaici  e le sue colonne una diversa dall’altra (altro pensiero alla Caritas di Roma, via Marsala, con la porta Santa da poco aperta).  Un pensiero ad anziani e bambini non piu’ “statuine da presepe” nella quotidianita’ ma protagonosti recuperati e attori principali con le storie di vita narrate di altri Natale che emergono dalla loro memoria e letterine lette ad alta voce tra un battito di mano e un altro. Per il resto…scriverò fra…qualche pagina. La trovo molto interessante come iniziativa capace con gesti semplici di arrivare dritta al cuore. Meglio, dovrei scrivere, la ritrovo, come iniziatica,  e per alcuni versi e  passi, attuale.  Molto. Da registrare il Presepe di piazza Castello, a Torino, con le sue 25 caselle ormai tutte libere.Torino 25 12 2015.foto Borrelli Romano Buon Natale.

Da Roma

20151206_103719Piove, qui a Roma. Anzi no. Piovono ricordi. Ieri e’ stata una giornata intensa. Dopo aver “letto” dal vivo un po’ di Arte Cristiana, tra “porte” mosaici, edifici, Basiliche e dopo aver preso confidenza con il “nuovo alloggio” ma vecchio e gonfio di ricordi, l’appuntamento era alla Caritas, per un po’ di volontariato. Solo una fermata di metromappa, la A, direzione Anagnina, dalla fermata Colli Albani, per approdare ad20151206_103926Arco di Travertino.  E proprio a Colli Albani piovono ricordi e si riaprono vecchie ferite. Roma da, Roma leva. Ma a volte e’ necessario esibirle, le ferite. Per ricordarle e ricordare e allo stesso tempo,  avvertire che non erano e non sono mortali. Quanto sei bella Roma, col tuo tranonto, per ogni stagione e con due occhi a mandorla che ti scrurano e scrutavano ancora dentro. Arco di Travertino. Roma Arco di Travertino Foto Borrelli RomanoQui staziona in bella evidenza un bus, il 409. Pare stia aspettando. “Wrooom, wrooom”….Mi lascio alle spalle la fermata, un garage e attraverso il corso. Sento vicinissimo  il rombo del bus. “Wroooom…..”. E’avviato e probabilmente in procinto di partire. Non e’ l’inizio del concerto di Madonna ma sono caldo pure io e la temperatura pute, difatti  e’ primaverile. Uno scatto felino, dopo aver attraversato lo stradone e ci “monto” su, direzione Tor Pignattara. Mi segno i nomi delle fermate che fara’ questo autosnodato:20151207_173026 Travertino, Porta Furba Tuscolana, Porta Furba, Porta Furba/ Angeli, Pignattara Ciro da Urbino, Marranella, via Casilina. Ad una fermata noto una Congregazione intera di suore, anzi, uno sciame: ci sara’ qualche loro casa, da queste parti. Intanto il bus “ingoia” e “vomita” gente fermata dopo fermata” . In molti individuo nelle loro mani smartphone e “app” nell’eventualita’ che qualche problemino possa palesarsi dietro l'”angolo” . A Tor Pignattara Foto Borrelli Romano.Romascendo dal bus 409 e individuo la fermata del trenino cosi vagheggiato e caro a molti. 20151205_205416Roma foto Borrelli Romano.Casilna Con quello mi dirigo  fino a Casilina, direzione Laziali,  passando dalle fermate Filarete, Alessi, Villini, S.Elena e Ponte Casilino. Appena si scende dal trenino giallo noto che una quantita’ di binari di treno ci costeggiano: e’ la ferrovia. Una scala in ferro fa da ponte per l’uscita (ma anche entrata).Roma Casilina foto Borrelli Romano Attraverso il corso, destra, sinistra e la Caritas e’ pronta ad accogliere. Qui da un po’ di tempo si trova la Caritas, almeno per un po’, fino a quando non avranno termine i lavori in corso in via Marsala. Una signorina insieme a molte altre ci accoglie nello stesso identico luogo dove avvolgono, faldoni e documenti alla mano, gli assistiti. I volontari sono davvero tantissimi. Studentesse e studenti che servono, accolgono e rivolgono parole: le distribuiscono come fossero coriandoli, stampando sorrisi in grandissima quantita’. Il tempo di indossare anche io una pettorina bianca e mi fiondo all’interno di una sala nella vana ricerca di rendermi utile, nel servire pasti o nell’elargire sorrisi e parole. Non e’ necessaria una grande esperienza, penso. E cosi comincio. Ho voluto immergermi in questa attivita’ con generosita’ e impegno dove a farla da padrone sono persone e  un mare di storie tanto delicate e personali da far accaponare la pelle. 4 ore ben “distese” fra brocche d’acqua da riempire, versare, e cose che mancavano e che necessitavano. Poi, verso il termine della serata mi prendo il vassoio, un piatto di pasta e mi siedo con loro, pronto a raccogliere ancora qualche parola durante la cena. Quanto tempo dal mio primo “Giubileo”, di Giovanni Paolo II e del sindaco Rutelli. Quanti volontari, allora. Chissa’ tutta quella gente che fine avra’ fatto. Per restare all’oggi, tantissimi vissuti serviti al tavolo di gente che insieme al pane necessitava della parola. L’ascolto, il narrare, l’esistenza. Poi, dopo, e’ stata la volta delle gambe, “distese”. Roma e’ bellissima, anche sotto la coperta dei ricordi. Roma e’ bella perche’ anche quando hai perso tutto lo hai sempre ritrovato, magari altrove. E allora guardo dal ponte e me la scruto. Questo volevo: un ponte. Roma Casilna foto Borrelli RomanoE allora, prima che le gambe abbiano avuto il loro meritatato riposo ancora, trenino dalla Casilina, direzione Giardinetti, Ponte Casilino, S.Elena, Villini, Alessi, Filarete e poi 409 a Tor Pignatara: Via Casilina, Maranella, Pignattara Ciro da Urbino, Porta Furba/Angeli, Porta Furba, Porta Furba Tuscolana, Travertino. E ancora a metro fino a Colli Albani. Ecco finalmente il momento per “gambe lunghe e ben distese”.

Porta Nuova, musica, danza e “Il dubbio”

20151120_115144Sotto le arcate di Porta Nuova, quasi restituite al loro splendore, un uomo danza, al ritmo delle note di un pianoforte. La scala mobile posizionata al centro della pancia e’ inaccessibile, fino a fine novembre. Porta. Porta Nuova. Porta del Giubileo da spiegare. Roma.S.M.Maggiore.Porta Santa.Borrelli RomanoPorta Santa. S.M.Maggiore Roma.Borrelli RomanoAi ragazzi. Insieme al volontariato. Possibilita’.  Alla mensa Caritas, in via Marsala.20151123_190232 L’uomo danzante allarga le braccia e pare trattenere con se il mondo intero. Alza una gamba ora l’altra. E’ in pace. E’ un palcoscenico, Porta Nuova, e lui una gru, figura immobile per pochi istanti,  al coperto, da eventuali critiche di perfetti ballerini tra un popolo di allenatori della nazionale di calcio. Altri lo osservano con espressione garbatamente severa e tratti malinconici. Io, osservo le dita di un musicista occasionale seduto sullo sgabello mentre offre note di dolcezza. Lo osservo passare le sue dita dolcemente sui tasti come fossero biscotti da infornare, per impastare musica, per noi, affamati da chissa’ quanto, di dolcezza. Quell’andare e venire delle dita mi inducono a pensare alle onde del mare, pigre, venute da chissa’ dove. Un’ombra, una donna, dietro  me. “Il dubbio”: tutto insieme, gli ultimi spiccioli dei suoi venti anni. Sento il rumore del mare. No. Mi e’ parso. “Il dubbio” . Ero venuto qui con il libro di Modiano e la sua “Dora”, il suo segreto. Pensavo di rileggerlo.  O di vederlo. “Il dubbio”.  Mentre mi godo questa dolcezza e questo dubbio altri strusciano tra le delizie di “CioccolaTo'”.20151124_085555Dora e il suo segreto. Un’ombra…ultimi spiccioli di venti che per alcuni sono stati un po’ i miei.

Verso Roma

Torino Porta Susa.Ore 8.00. Il tabellone elettronico e la voce metallica, in “questo intestino” lungo quanto la nostra citta’, si affrettano ad annunciare agli avventori di questi “non luoghi” che di qui a poco sara’ pronta la Freccia Rossa per Napoli sul binario 2.  Ma non e’ ancora la mia freccia. Dovro’ attendere una manciata di minuti, quando sulla stessa “platform” transitera’ quella per Roma Termini delle ore 8. 22. 3 10 2015 foto Borrelli RomanoArriva, le sue luci paiono due occhi  che  ammiccano. Ci salgo, individuo  il posto stampigliato sullo smartphone. Mi accomodo. Il tempo di sbirciare fuori dal finestrino per vedere e sentire “fuori come va” e capisco di essere giunto nei pressi di Novara…Il bar e’ piu’ avanti e il conta km della freccia segnala 300: le macchine restano indietro sull’autostrada e cosi San Gaudenzio…indietro e sotto la pioggia…20151003_083708Qualcuno comincia ad alzarsi e vestirsi.Ombrelli alla mano. Capisco che Milano e’ vicina….”Non dimenticare nulla…” e’ il mantra di tutti.

I cartelli posizionati all’interno ed esterno del treno ci dicono che siamo giunti a Rho Fiera Milano. 20151003_090323Mi affaccio appena fuori dalla porta del treno insieme ad altri. Lo sciamare e’ impressionante. Nonostante la pioggia insistente. Expo e’ impressionante. Un fischio e si torna nuovamente tutti  in treno: si riparte.Con 5 minuti di ritardo. I tram meneghini sferragliano, dalla periferia verso la metropoli…Chissa’ chi trasporteranno, mi domando, in un sabato uggioso. Milano Garibaldi e’ alle spalle da pochi minuti e sulla destra si vede la Centrale; provo ad immaginarne  il via vai continuo e frenetico.

La Pianura Padana si allarga, qualcuna e’ scesa dai tacchi e altri si dirigono…al bar. Che faccio? Ci vado? Si. Ci vado….il tempo di consumare velocemente colazione e mi ritrovo  a Reggio Emilia. Alle 10.35 il treno si inabissa nelle “viscere” bolognesi. La voce metallica ricorda che “nella stazione di  Bologna Centrale A.V. e’ vietato fumare”. Non la vedo ma la immagino, con le sue scale e piani e frammenti di ricordi…Lento lento entra in stazione A.V… Il mare non si vede, e’ lontano, ma ne avverto gli odori e i suoi umori.Chissa’ se …

Ore 11.35.Firenze S.M. Il psesaggio della Toscana e” bello, anche visto da questa “linea” A.V. Ormai siamo nel Lazio da un po’.Settebagni risveglia ricordi.Roma e’ alle porte  e si presenta come la citta’ che da’ e toglie. Passa Nomentana stazione…Tiburtina e’ l’anticipo di Termini. Qui era l’approdo per le tante manifestazioni, cortei e scioperi: la Fiom, Cgil, la militanza, il partito. Oltre le porte del treno la gente indossa t-shirt ed io con il mio ombrello mi sento fuori luogo.Se consideri lo stato influenzale poi….Una ragazza nota l’ ombrello e sorride. Lei ha una corona di fiori bianchi in testa: ormai “la coda” e’ finita in soffita di quella che e’ stata una estate! E quale!  Giubbotto e fazzoletti di carta contro corona di fiori in testa: la porta del treno che ci separava ora ci divide del tutto. Sorride, sorrido. Pero’ quella ragazza ha avuto  il potere di farmi vergognare: indosso anche il giubbotto manco venissi da….pero’ il naso che smoccola in continuazione dovrebbe dirla tutta,” chesso'”, giustificarmi. Ma ormai, che importa?  Il treno riparte: Termini e’ la meta. Eccola, con la sua torre e l’hotel de…la grande bellezza. Guardo il terrazzo e penso alla versione dance di “A, a, a, a far l’amore comincia tu…”.  Pochi istanti, quelli necessari per riconoscere il passato, e siamo in uno dei tantissimi binari di una stazione che si e’ rifatta il trucco.  La stazione e’ simile all’aereoporto: varchi e controlli. Sono rapito, come sempre capita ogni qualvolta approdo qua, dal tabellone delle partenze e degli arrivi: qui si rappresenta l’Italia Intera. Per Pescara, per Ancona, Nettuno, Lecce. Qui la geografia incontra la storia e il tempo declinato in ogni sua forma.Una sbirciatina alla lampada Osram a vedere se…e invece…E chi trovo e cosa non trovo? Paolini che….e i taxi che mancano….via Marsala, la Caritas, piazza dei 500…3 10 2015 Roma.foto Borrelli Romano3 10 2015 .foto Borrelli Romano20151003_1311173 10 2015 foto Borrelli Romano.Verso Roma

Buongiorno, Roma

20140827_075131Buongiorno Roma! Mi piace l’idea che dai, di avere il mondo addosso stando fermi, le voci di mondi e realta’ lontanissime che ti entrano continuamente dalla finestra, comprese le rotelle dei trolley che girano e rigirano e consumano il manto stradale che pare il corridoio ed entrano fino in camera ad interrompere il  sonno della notte, se mai questa vi e’ stata. Voci che in continuazione chiedono “dove e’via Vicenza“? Buongiorno Roma, sei acqua fresca che lava. Acqua dei tuoi ‘nasoni’ 20140827_083531instancabili. E ne dai a quanti instancabilmente chiedono acqua, in coda, come sestessero andando a prendere la Santa Comunione. Acqua rappresentata, disegnata, dipinta  in ogni modo e che di tanto in tanto si materializza in  qualche goccia, come capita durante la visita alle catacombe.  Acqua ricercata come fonte dove dissetarsi, come i cervi, rappresentati a San Giovanni in Laterano. Due cervi che cercano l’acqua. Il mosaico nel catino dell’abside  della Basilica fatto rifare da Innocenzo III che ne illustra il versetto 42 del Salmo: “come il cervo desidera le fonti d’acqua  così l’anima mia desidera Te, o Dio”)Roma 27 agosto 2014. San Giovanni in Laterano. Particolare cervi verso fonte d'acqua. Foto, Romano Borrelli . Ma di questa Basilica ci sarà modo di vederla e parlarne.  Mi muovo percorrendo a piedi via Marsala,Roma 27 agosto 2014. Via Marsala. Foto, Romano Borrelli fino al suo termine, costeggiando la Caritas (quanto e quale lavoro, qui, i volontari e quanta dedizione e attenzione al prossimo). Roma 27 agosto 2014. Via Marsala, Caritas. Foto, Romano Borrelli Tutta via Marsala, senza dimenticare che sulla stessa via passo’piu’ di cento anni fa don Bosco20140827_080823La Chiesa è intitolata al Sacro Cuore. Al suo interno, tra i tanti, un altare di Maria Ausiliatrice.Roma, Salesiani via Marsala. Altare di Via Maria Ausiliatrice. Foto, Romano Borrelli..  Roma, 27 agosto 2014. Foto, Romano BorrelliProseguo a piedi tutta la via, Marsala. Un tunnel, sotto  i binari della stazione Termini e sono dall’altra parte. Un gruppo mi precede. E’ alla ricerca di Via Giolitti, dove si trovano alberghi non cari, a loro dire. Qualche albergo, hotel, BB,  gente in attesa di avventurarsi per Roma e  approdo  alle porte del quartiere  di San Lorenzo,  da dove si vede svettare il torrino di Roma Termini.Roma, 27 agosto 2014. Nei pressi di San Lorenzo. Foto, Romano Borrelli Una rapida occhiata, per immergermi mentalmente tra le pagine di una mia lettura preferita: “La Storia” di Elsa Morante. Mi immergo appena nel quartiere, così, per avere l’impressione di sentire le voci dei personaggi del romanzo.Roma 27 agosto 2014. Porta San Lorenzo. Foto, Romano Borrelli Roma, Quartiere San Lorenzo. Foto, Romano BorrelliIl romanzo che mi ha dato e continua a darmi ancora tantissimo.  Un capolavoro letterario.La storia Ida e di Useppe, suo figlio, frutto di uno stupro.Ida e la sua dignita’gonfiano il cuore di emozioni.Una storiav dove Elsa Morante ha alternato poesia e dramma.Un libro d’amore. Una rapida occhiata verso questo quartiere, lo scalo, San Lorenzo e il rimando a memoria  di una frase di Elsa Morante:”Con te per sempre finch’io viva e pi’in la’”. Da qui mi dirigo verso Porta Maggiore Roma, 27 agosto 2014. Piazza di Porta Maggiore. Foto, Romano Borrelliper prendere un tram, il treRoma 27 agosto 2014. Fermata tram. Porta Maggiore. Foto, Romano Borrelli, e dirigermi verso Piazza San Giovanni56Nel giro di qualche fermata di tram (il tre) ma leggo alcuni numeri a me famigliari, il 14, Viale Palmiro Togliatti, il 19…ricordo il Prenestino, Cinecittà, quasi un’ora di tram da Termini…)Roma 27 agosto 2014, tram in Piazza di Porta Maggiore. Foto, Romano Borrellisono a Piazza San Giovanni. Il capolinea del 218 è qui.Roma. 27 agosto 2014. Da Piazza San Giovanni verso le Catacombe. Il bus 218. Foto, Romano Borrelli Mi accomodo e nel giro di 15 minuti sono alle Catacombe, nei pressi delle Fosse Ardeatine. Dalla fermata del bus, un dieci minuti a piedi. Sulla destra, le Catacombe di San Callisto e i Salesiani. San Tarcisio. Costeggio la mia sinistra fino ad arrivare alle Catacombe di Domitilla.Roma. 27 agosto 2014. Le Catacombe di Domitilla. Foto, Romano Borrelli.Roma 27 agosto 2014. Orari Catacombe Domitilla. Foto, Romano BorrelliFortunatamente oggi è possibile la visita. 7Le altre, sono chiuse per giorno di riposo.Roma, 27 agosto 2014. Le Catacombe di Domitilla. Foto, Romano Borrelli (2) Roma, 27 agosto 2014. Catacombe di Domitilla. Foto, Romano Borrelli (2)Qui, eravamo tre gruppi: americani, orientali e un gruppo, davvero esiguo di italiani. I primi sembravano fossero tutti sotto le catacombe, a milioni. Non terminavano mai. Noi italiani invece  sembrava avessimo il “tutor” personale, una guida tutta per noi, dato che eravamo in otto a seguire la spiegazione. Eevidentemente siamo sazi di tanta superficialita’. La guida e’stata davvero paziente nel rispondere a curiosita’ davvero….Quanti gradi vi sono qui sotto qui sotto?quanta umidita’? Quanto sono lunghi i cunicoli? Quante catacombe ci sono, sparse, a Roma? E’ vero come dice il film Quo Vadis….?  Le Catacombe sono quelle di Domitilla, in via delle sette Chiese. La Chiesa è davvero Roma, 27 agosto 2014. Catacombe di Domitilla. Foto, Romano Borrellibella. Roma, 27 agosto 2014. Le Catacombe di Domitilla. Foto, Romano BorrelliFa freddo, qui sotto.Roma, 27 agosto 2014. Le Catacombe di Domitilla. Foto, Romano Borrelli (3) Roma, 27 agosto 2014. Catacombe. Foto, Romano BorrelliUna visita guidata, un’ora circa. Ora si sa di più  sul tufo, sul refrigerium, fossores,  e su quante sono a Roma le catacombe, anche se, queste sono le Catacombe. In questa zona. Quelle di San Callisto,Roma, 27 agosto 2014. Catacombe di San Callisto. Foto, Romano Borrelli. oggi, come detto, sono chiuse.Roma, 27 agosto, foto Romano Borrelli Terminata la visita faccio ritorno, verso San Giovanni. Percorro un viale, da porta a porta.  Ne approfitto  per fare due passi , una zona a me tanto cara e carica. Un viale, lunghissimo.  Roma, da qui è ancora più bella. Chiudo gli occhi un attimo. Mi pare di vedere le luci che salutano l’arrivo del nuovo anno.Roma, 27 maggio 2014. Salesiani, San Tarcisio, Foto, Romano BorrelliLa terrazza di questo istituto internazionale dei SalesianiRoma, 27 agosto 2014. Salesiani San Callisto. Foto, Romano Borrelli e il Cupolone e sullo sfondo. Roma, Sei bella anche da quassu’, da questa terrazza. Il tempo trascorso ti rende ancora piu’ bella e affascinante.  Quanto sei bella, Roma. Non solo una canzone di Venditti. Non ti preoccupare, L’acqua lava tutto.20140827_083531Mi piace l’idea di passare dopo anni da piazza San Giovanni e ricordare nomi e visi incontrati e conosciuti per  vie di citta’ adriatiche. Mi piace questo odore, Roma, che hai addosso e che si attacca come un vestito. Mi piace questa idea di padronananza che ho di te, nonostante il tempo trascorso, tra una visita e l’altra e qualche cicatrice di cadute che ancora porto addosso e che grazie a quelle ora mi muovo liberamente, saltellando di qua e di là,  privo di cartina tra le mani, confondendomi tra i tuoi tanti abitanti. Sei bella, ma sempre capace di renderti nuova ad ogni incontro e spiazzarmi. E forse per questo, mi piaci, cosi come mi e’ piaciuta la mostra di Frida Kahlo (artista messicana, 1907-1954, simbolo dell’avanguardia artistica e dell’esuberanza della cultura messicana del ‘900. La mostra romana, aperta dal 20 marzo presso le scuderie del Quirinale e in prossimità di chiusura, il 31 agosto. Costo del biglietto, 12 euro) , tanto bella e appasionante la sua vita da volerla rivedere ancora e ancora. Una donna che porta impresso l’amato, in ogni suo autoritratto, ora sotto la fronte, ora tra le sopracciglie, ora nel cuore. Una donna capace di amare fino all’ ossessione, una lampada osram mai mancata, per il suo Diego Ravera. L’abbraccio dell’universo, un’opera spettacolare. Almeno lei, c’era sempre. Davvero qui passa il mondo intero, in continuazione. Per rinfrescare la memoria occorre prendere i tram e la metro.20140827_145152Le cicale cantano, il sole spacca le pietre e …20140827_13333320140827_150554Roma, 27 agosto 2014, Foto, Romano BorrelliRoma, 27 agosto 2014. Foto, Romano BorrelliIn questo momento mi trovo presso la Basilica di San Clemente.Roma. 27 agosto 2014. Basilica di San Clemente. Foto, Romano Borrelli Qualcosa di molto simile, quasi identico a Ravenna, Sant’Apollinare in Classe per quanto mi riguarda, almeno per  i mosaici. La primitiva chiesa fu edificata nel tardo IV secolo nei pressi del Colosseo e delle caserme dei gladiatori ai margini dell’area monumentale su preesistente edificio del II secolo d.C.: si trattava verosimilmente della domus ecclesiae di Clemente, un liberto martirizzato sotto Diocleziano. “Domus Ecclesiae” erano luoghi di culto dove si riunivano i fedeli nei primi secoli del Cristianesimo, generalmente identificabili con ambienti di abitazioni private adatte allo scopo. A due passi dal Colosseo su via di San Giovanni in Laterano.Roma, 27 agosto 2014. Basilica di San Clemente. Foto, Romano Borrelli20140827_15574020140827_15580420140827_160216Roma, 27 agosto 2014. Basilica di San Clemente. Foto, Romano Borrelli (2)Da qui, un salto ai Fori 20140827_161706e sulla via dei Fori Imperiali. E poi, Colosseo e poi…Roma 27 agosto 2014. Foto, Romano Borrelli Trovo un posto sul palco e “mi accomodo”.20140827_161924Quando la stanchezza prende il sopravvento decido di lavarla via. Un salto a Termini, per togliermi la curiossta’di vedere se la ragazza cantata da Claudio Baglioni stara’ancora aspettando per poterle dire che lui le piace tanto.20140827_173503 Qui, penso, l’amore continua a perdersi, l’amore continua a trovarsi, oggi come ieri. A Roma Termini, molto è cambiato negli ultimi anni, tranne il via vai. Gente che arriva, gente che parte. Roma Termini, un porto di mare, si potrebbe dire. E poi, in quale posto meglio di altri si potrebbe cantare “lasciarsi un giorno a Roma?” (Niccolò Fabi). E poi dimenticarsi, ovviamente.

Ora, che dire……………ancora un salto, da Frida. Certe cose sfuggono e prima che chiudano le Scuderie del Quirinale,Roma. Il Quirinale. Foto, Romano Borrelli meglio muoversi.

Bhe, buonanotte Roma.Roma. Il Cupolone dal Quirinale. Foto, Romano Borrelli

Don Bosco a Valdocco

DSC00234DSC00239E così, finalmente l’urna di don Bosco, con la mano “benedicente” è tornata a casa.  A vedere questa giornata di festa, Valdocco, oggi, fin dalle prime luci dell’alba, sembrava una città nella città, un quartiere nel quartiere. Giovani fin dal mattino in Basilica. Con i compagni di classe e professori. Le scuole, ex allievi, gente comune. Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, cooperatori salesiani. Presenti.  Lavoratrici, lavoratori.  E ai giovani e di giovani si è rivolto nella celebrazione dell’ultima Messa di San Giovanni Bosco dell’era Rettor Maggiore Pascual Chavez Villanueva.  Un messaggio che esprime preoccupazione profonda per il disagio giovanile e un appello alle Istituzioni per trovare soluzioni al problema del lavoro. Un invito, rivolto ai giovani, a scoprire tutto quanto di buono esiste ed è presente nella società, e portarlo in giro, provando a trasformare il mondo.  (discorso, lascito di cinque punti nella buonanotte). Un mondo diverso, è possibile. La Chiesa, da parte sua, farà la sua, di parte. Un mandato che si conclude dopo 14 anni.  Con i giovani sempre al centro. La gioventù, la giovinezza, come momento dei sogni da seguire con gioia e convinzione. Un no allo scoraggiamento anche quando tutto pare difficile, in questi tempi, davvero precari. Sempre molto piacevole vedere, in questa giornata, gli incontri che si rinnovano, anno dopo anno, magari dopo un campo, un confronto, una giornata di festa: abbracci, canti, giochi, preghiera. Tutto all’insegna di un padre e maestro dei giovani. Pensando al Colle, a Castelnuovo,  al forno di Chieri, alla tettoia Pinardi, ad una mamma Margherita,  al primo Oratorio, alla lippa, al cane grigio, alle scuole, a Roma, via Marsala, a Parigi,  agli apprendisti, al primo contratto di lavoro per gli apprendisti, ora depositato a Roma, alla Pisana…

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Se lo slow aiuta

Ieri sera, dopo aver effettuato una lunga corsa, con alcuni compagni di palestra, mi son ritrovato a discutere di politica, della situazione attuale, economica e non solo. La gente che ha letto le vicissitudini del Partito della Rifondazione Comunista ha una visione distorta di quanto è successo. Chi ha l’intenzione di restare nel partito è vista dai più come “stalinista”. Chi vorrebbe uscire dal partito, è connotato come una persona che merita stima poiché ha una “visione migliore della società ed una lettura più attenta di quanto ci sta intorno”. Io non condivido questo pensiero, anche perché mi pare che l’elettore, nel chiuso di una cabina elettorale, ha dato torto, non solo al progetto di un arcobaleno, ma ai quattro partiti che includevano l’arcobaleno stesso. Vedo che la gente si è informata dai giornali che come La Repubblica, Corriere della Sera, La Stampa ecc. i quali hanno riportato una realtà che non ci rappresenta, non ci racconta, nel senso che è venuto fuori un gruppo di militanti che bisticciano su di un giornale. A me piaceva Vendola quando scriveva gli editoriali “il dito nell’occhio”. Mi piaceva aspettare quel giorno della settimana per leggere il suo articolo. Mi piaceva il contenuto e come scriveva; mi piacevano le inchieste, e ogni volta che sono stato a Roma, o che ritorno a Roma, guardando dal fondo di via Marsala, penso alle sue “inchieste” portate avanti nei pressi di Termini. Però, però, però……IO penso che sia giusto avere un partito che affondi le sue radici in un movimento operaio, che si occupi di operai, di salari, di emarginati, di persone che non riescono a vivere con 600 euro in cassa integrazione, che non riescono a comprare il fabbisogno, che guardano perennemente gli altri, quelli che possono. Ora, io mi accontenterei del giusto.
Oggi, ho sentito, finalmente, dico un gruppetto di ragazze che si chiedevano”: ma perché non possiamo trovare la persona giusta e sposarci presto come hanno fatto i nostri genitori”? Ed una delle ragazze rispondeva:”è la precarietà che non lo permette; oggi tutto è precario, ed anche i sentimenti lo sono“. Le guardavo ed ho visto tanta tristezza nei loro occhi. Forse esiste ancora tanta voglia di “principe azzurro”, ma non si è più capaci di farglielo sognare.

Giovane artista di strada
Giovane artista di strada

Allora è vero quando si dice “qualcuno ci ha rubato il futuro“. Vorrei essere rappresentato, vorrei che qualcuno intercettasse i nostri bisogni, elaborasse le nostre domande, riuscendole ad aggregare, e finalmente fornire una politica adeguata ai nostri bisogni, alle nostre esigenze. Comprendo che non è come mettersi davanti ad un distributore automatico di bevande; proprio per tale motivo occorre” tornare alle radici”. Perché bisogna guardare altrove? Perché dobbiamo subire la nomea di “stalinisti”? La società cambia e allora bisogna montare tutti sul treno superveloce? E i pendolari li facciamo fermare nelle stazioni, facendogli accumulare ritardi su ritardi? Dobbiamo continuare a guardare alle privatizzazioni, alle liberalizzazioni, ad altri mondi che non sono nel nostro campo visivo per tralasciare la parte più umana, quella fatta di carne ed ossa? Ma, dove sono andati a finire tutti quei soggetti che mi entusiasmavano quando salivano sul palco a tener comizio, a suscitare emozioni? Hanno già prenotato “una poltrona” su un treno superveloce?

Uccellino fa amicizia
Uccellino fa amicizia

Ma, guardiamo chi nel 1987, rendendosi conto che il fast stava devastando tutto, ha strizzato l’occhio allo slow; in questo modo ed in questo mondo, si è riscoperta tutta la tradizione del mondo contadino, del sapere e dei sapori. Con lo slow si riesce ad ascoltare anche chi, sottovoce, racconta un fatto, una storiella, all’apparenza poco interessante, ma che recupera un pezzo del sapere, dell’identità di qualcosa o di qualcuno. Personalmente penso che di questo abbia bisogno un partito: di tornare tra la gente, fermarsi ed ascoltare i bisogni, e chiedersi non solo perché la gente sta male, ma perché ciò è capitato.