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PAOLO FERRERO A PORTA 2.0 – SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

PAOLO FERRERO A PORTA 2.0 – SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE – 18.05.11 (su YouTube in HD)

Da: FedericaPezzoli | 19/mag/2011
Paolo FERRERO – segretario nazionale PRC – FdS a PORTA 2.0 SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. L’evento trasmesso in diretta streaming il 18maggio 2011
su: Federica Pezzoli’s channel
anche su YouTube in HD. PORTA 2.0 dalla fabbrica di Mirafiori alle fabbriche virtuali del web. Il nuovo appuntamento politico del segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista potete seguirlo su Ustream FEDERICA PEZZOLI’S CHANNEL: http://www.ustream.tv/channel/federica-pezzoli-s-channel
Oscurati dai media Rai e MediaSet i comunisti si aggirano per la rete! PORTA 2.0 è un progetto ideato, realizzato e prodotto da Federica Pezzoli’s Channel

Bossuto candidato sindaco Torino: ma quale par condicio?

Presentato dall’Osservatorio di Pavia il resoconto dello spazio dedicato dalle emittenti locali e dal Tg3 del Piemonte, tra il 16 e il 29 aprile, a ciascun candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative. Preoccupanti i dati del monitoraggio che fanno rilevare come Juri Bossuto, candidato per Federazione della Sinistra e Sinistra Critica, sia stato del tutto oscurato dal Tg regionale (0 secondi in 13 giorni) e che dimostrano come la legge sulla par-condicio sia ignorata anche dal servizio pubblico.

Sono solidale con la protesta degli “oscurati” Fassino e Musy – dichiara il candidato sindaco – che sono stati in video solo 275 e 250 secondi e infatti mi aggrego al loro appello per garantire pari opportunità di accesso a tutti”.

“Prendo atto dello scarso interesse riservato a me e alla coalizione che rappresento ma la freddezza dei media non è sufficiente a intaccare l’entusiasmo e l’impegno con cui stiamo portando avanti questa difficile campagna elettorale”.

“Con la stessa passione siamo pronti a confrontarci in Consiglio comunale per sostenere un’idea di Torino più giusta, aperta e tollerante, rappresentando le istanze dei lavoratori e dei soggetti più deboli, dando voce a chi difende i beni comuni a partire dall’acqua, a chi rifiuta la TAV, il nucleare e la guerra o, giustamente, esige più moralità dagli amministratori pubblici”.

Torino, 6 Maggio 2011

Fonte: Juri Bossuto candidato Sindaco di Torino

Con la Fiom. Un altro accordo è possibile

“Il costo di cento lavoratori (quello appunto che si risparmierebbe con l’entrata in vigore dell’accordo ) è circa tre milioni di euro all’anno, cioè meno di un terzo di quanto hanno ricevuto nel 2009 Marchionne e Montezemolo messi insieme. Se Montezemolo si accontentasse di ricevere 10 mila euro al giorno, e Marchionne si accontentasse di riceverne 9100, si potrebbe dare lavoro a cento operai”. O continuare a permettere agli attuali dipendenti di Pomigliano di tirare il fiato per 40 minuti al turno anzicché 30″. (tratto da “Poveri, noi” di Marco Revelli, Capitolo V, Ambivalenze, pagg.105-106).

Oggi, a Torino, in piazza Castello, ennesimo presidio al fianco della Fiom, delle lavoratrici e dei lavoratori. Poco distante, moltitudine distratta, a caccia di saldi. Altri, a caccia di diritti. Per tale motivo la Fiom erige un presidio, un “cordone” a tutela dei diritti indisponibili. Tutela della Costituzione, della legge, del contratto. Il Presidio ha enunciato le ragioni del no.

Il freddo, il gelo, non hanno scoraggiato: Babara della Skf, Fulvio, divisione silenziamento, e tantissimi altri hanno partecipato e spiegato ai passanti questo duro attacco ai diritti.

Da domani, come ci ricordava Airaudo, parliamoci, spieghiamo, in famiglia, tra amici, sul luogo di lavoro, in tram, in treno che questo accordo non fa che stritolare diritti. Perchè mai uno che prende 450 volte un suo sottoposto deve porre condizioni simili come quelle poste dall’accordo di Pomigliano e Mirafiori? Comprimere e peggiorare le condizioni di lavoro per restituire un prestito…

Un altro contratto è possibile.

Care amiche, cari amici, parliamoci. Torniamo a parlarci.

Arrivederci al 28 gennaio.

Care compagne e cari compagni, siamo ad un passaggio politico fondamentale

Riceviamo e Pubblichiamo:

16 dicembre 2009

Care compagne e cari compagni, siamo ad un passaggio politico fondamentale. Nel Paese si respira un’aria pesantissima. La crisi, i licenziamenti, l’attacco alla scuola e all’Università pubblica, la stretta repressiva che già si intravede in seguito all’episodio di Milano che ha coinvolto il presidente del Consiglio. E ancora: la criminalizzazione dell’opposizione, la sistematica censura nei confronti delle forze della sinistra d’alternativa, come dimostra lo stridente contrasto tra l’oceanica manifestazione contro Berlusconi del 5 dicembre insieme alla riuscitissima iniziativa della Federazione che si è tenuta al mattino e il silenzio della quasi totalità dei mezzi di comunicazione. Il Partito della Rifondazione Comunista dà fastidio, come dà fastidio e fa paura ai poteri forti il processo di riaggregazione a cui stiamo – con la Federazione della Sinistra – dando vita. In questo scenario si colloca la IV Conferenza nazionale delle/i Giovani Comuniste/i: un appuntamento decisivo, dalla cui riuscita dipende il futuro della più grande organizzazione giovanile della sinistra nel nostro Paese e, conseguentemente, una parte non irrilevante del futuro delle lotte di un’intera generazione. La nostra area, Essere Comunisti, ha in questo senso una responsabilità molto grande. Per la prima volta, dentro l’organizzazione giovanile, il ruolo che giocheremo non sarà di resistenza e di minoranza. È cambiata completamente la fase e dunque deve cambiare completamente anche il nostro modo di intendere l’organizzazione. La tenuta delle/i Giovani Comuniste/i dopo la scissione è stata possibile grazie al nostro lavoro. Ora inizia la seconda fase, quella del nostro rilancio politico e organizzativo e dell’apertura di un percorso unitario. E tutto questo, la vittoria o la sconfitta di queste sfide, dipende in primo luogo da noi, che siamo riusciti a consegnare a questa organizzazione per la prima volta dalla sua nascita un documento unitario che raccoglie la stragrande maggioranza delle iscritte e degli iscritti e che tiene insieme, in un’operazione faticosissima ma entusiasmante di sintesi, tanti percorsi e diverse culture politiche. Ci sono poche ma decisive cose che siamo chiamati a fare: – curare con attenzione certosina il tesseramento 2009: abbiamo tempo fino al 31 dicembre 2009 per rinnovare a tutte le compagne e ai compagni la tessera 2009, per convertire in tessera Gc l’iscrizione dei compagni nati dopo il 1° gennaio 1979 ma che per diversi motivi avessero in tasca al tessera del partito, per iscrivere tutti i nostri simpatizzanti, per reclutare nuove compagne e nuovi compagni; – diffondere tra gli iscritti e fare conoscere a tutte/i il testo del documento unitario, che allego e che trovate sia sul sito nazionale dei Gc (www.giovanicomunisti.it), sia sul sito dell’area (www.esserecomunisti.i), sia sul nuovo sito appositamente creato (www.generazionedisogni.it) per la mozione; – organizzare presentazioni pubbliche del documento e riunioni con i nostri iscritti; – sollecitare l’insediamento delle commissioni per la conferenza, di cui i nostri compagni devono essere parte preponderante ed essenziale; – individuare per ogni federazione e – nelle grandi federazioni – per ogni circolo o zona un referente che sia costantemente in contatto con il gruppo operativo nazionale. Infine, alcune informazioni operative: – le conferenze provinciali vanno svolte tra il 7 gennaio e il 16 febbraio; – nella Commissione nazionale per la Conferenza abbiamo indicato i compagni Danilo Borrelli e Virginia De Cesare.Fate riferimento a loro, oltre al sottoscritto per qualsiasi necessità.

Non mi resta che augurare a tutte e a tutti buona conferenza!

Un abbraccio, Simone Oggionni

Paolo Ferrero: “Ognuno si faccia un elenco di 20 persone uomini e donne da portare a votare sabato e domenica prossimi”

30 maggio 2009 – Roma, San Lorenzo piazzale del Verano. La Festa di Liberazione della Lista Comunista a pochi giorni dalle Elezioni europee 2009.
Le dichiarazioni di Paolo Ferrero, Rosi Rinaldi, Fabio Nobile e Fabio Amato.

Il 4 aprile non deve “evaporare”

Questa mattina ho deciso di andare a trovare amici e colleghi, ritrovati nella grandiosa manifestazione di Roma, e non più rivisti o sentiti, anche per via del tragico evento accaduto in Abruzzo (nel più totale rispetto del lutto che ha colpito la popolazione abruzzese). Una foto dei giorni scorsi, apparsa sui quotidiani mi ha colpito immensamente: un signore sorridente, al centro della fotografia, con “due signori, grandi e potenti”: un signore americano ed uno russo. Pollice alzato, e ok, tutto a posto. “Ho messo a posto tutto io”. Tutti a guardare, la grandezza di quel signore, capace di dispensare carezze e consigli. “Cose mirabolanti”. Come dice un mio amico, la potenza dell’immagine, ha sortito un grande effetto. Un’immagine studiata? Però di colpo ho pensato ad altre immagini, questa volta televisive: ascoltatori, pubblicità da mandare in onda, e “risponda subito”, quasi a pregare e a dire, “prego, riponga il dolore o il suo lavoro per un momento”; è il mercato bellezza! E così, di pensiero in pensiero, da immagine a immagine, stavo pensando, sempre nel rispetto del dolore, del lutto di quanti hanno perso parenti, cari, amici, che una grande fetta del “patrimonio di tanti lavoratori che hanno partecipato sabato 4 aprile stesse evaporando”.
giornalino-borrelli-in-bacheca-cgilChe fine hanno fatto i compagni di viaggio?
E così sono andato , a trovarli, oggi, presso le loro abitazioni. Poirino, Chieri, Riva di Chieri, Villar Perosa. A Riva, dove c’è una grande azienda ho incontrato un paio di amici, che questa settimana hanno lavorato. (le altre erano in cig). Mi hanno raccontato delle difficoltà ad andare avanti con pochi soldi a fine mese. Insieme abbiamo deciso di acquistare una copia del Corriere di Chieri, e lì mi hanno indicato l’articolo che li riguardava. “Embraco: accordo sui tagli d’orario. Contratti di solidarietà per tutti gli operai fino al novembre 2010”. Mi dicevano che i contratti di solidarietà avranno una durata di un anno e e mezzo, circa 463 i dipendenti che li utilizzeranno, con una riduzione d’orario lavorativo inferiore al 40%. Entrambi mi chiedono: “E poi, che ne sarà di noi”? Uno paga 450 euro di affitto abita con il fratello e spesso si fa aiutare dai genitori. “Datevi da fare”, avrebbe sicuramente risposto qualcuno. Dopo Riva mi sposto a Poirino:qui incontro altri due vecchi colleghi. Uno di questi, A. (nome puntato in quanto non vuole farsi riconoscere) con tante settimane di cassa integrazione, mi chiede di informarmi su un fatto che lo riversa in condizioni disperate: “Spesso sono in cassa integrazione, da settembre”, puntualizza. Nei scorsi mesi, pur essendo in cassa integrazione “ho coperto la cig con permessi vari e ferie: è possibile?”.
Poi, mi racconta:”in questo periodo, pur essendo in cassa integrazione, in seguito ad una causa persa, mi viene decurtato quanto prendo, direttamente dalla busta paga”. Mi chiede ancora.”E’ possibile”?.  Questo punto interviene anche l’altro amico, e con molta vergogna mi dice “Anche a me, non per una identica situazione, capita che mi venga decurtato lo stipendio”. Anche loro, all’incontro sono venuti con una copia del giornale e mi indicano l’articolo che riguarda la loro azienda:”Poirino, scontro alla Denso sulla “cassa. La Fiom annuncia i ricorsi, l’azienda risponde con la mobilità per 90 dipendenti”. (articolo di Federico Gottardo, venerdì 10 aprile 2009). I sindacati si incontreranno in settimana per discutere del problema. Un’azienda, continua il giornale “che a Poirino conta 1354 dipendenti”. L’altro ragazzo mi racconta situazioni incredibili, con paura e ansia, che spesso toglie il sonno. Paura che la mobilità potrebbe toccare a loro. “Differenze inventariali della quarta settimana”: forse, quasi un anno fa, questo termine poteva tenere banco nelle discussioni. Ora non più. Siamo fermi, forse alla seconda settimana. Parliamo insieme dei problemi dei pensionati, che spesso, anche loro, “stanno peggio di noi”, oppure  degli impiegati Fiat che “intravedono ancora la cassa integrazione”. Questi due compagni, sono i più disperati: entrambi avevano fatto progetti: chi una casa, chi un progetto di vita, una compagna, magari un bimbo. Approfittando di un periodo in cui l’azienda andava.
Non so cosa dire, solo ascoltare. Ci salutiamo.
Uno di questi mi ringrazia per la mia presenza, anche in suo nome, a Roma. Colgo l’occasione per fargli vedere le fotografie. Lui che a Roma, non ci è mai stato, e forse, per ancora chissà quanto, non ci andrà. Cambio zona e vado a trovare altri lavoratori, quelli della Indesit. Mi raccontano di uno stabilimento forse salvo, ma, mi dicono “con quanti lavoratori, non lo sappiamo”. Raccontano di alcuni appuntamenti, il primo a Roma per il 17, il secondo a Torino per il 24.  Anche qui, disperazione. Si parla soltanto di come alcuni si siano arricchiti dei più poveri, “dei manager assediati”, delle storture del capitalismo.

Ancora qualche giro e nel tardo pomeriggio mi reco presso la Cgil, quasi a concludere un giro iniziato esattamente una settimana fa. Trovo gli amici con cui avrei dovuto fare il viaggio verso Roma, ma che non ho fatto con loro per via del treno. Saluto Stefano e i suoi tre colleghi, che come sempre mi hanno ospitato con grande entusiasmo. Dono a loro, da tenere in quell’ufficio la maglietta della ricorrenza “Io c’ero” acquistata in treno durante “la trasferta”. Parliamo di ciò che è stata la manifestazione e di ciò che ci attende. Ricompattiamoci. Ritroviamoci. Riappriopriamoci della politica e non facciamola più essere lo zerbino dell’economia.

In Cgil ho colto l’occasione, ancora una volta per ringraziare Roberta a nome di tutti coloro che hanno scritto (anche per quelli che hanno utilizzato questo blog come fosse un erogatore di servizi: prendere, e non tornare più) problematiche inerenti la disoccupazione: quesiti spesso non facili, anche perché non è il mio lavoro. Colgo l’occasione per ribadire a tutti di informarsi sempre presso l’Inca Cgil. Avrete sempre informazioni utili.

Canale YouTube del Blog di Romano Borrelli

canale-youtube-romano-borrelliCiao a Tutti, abbiamo attivato il canale YouTube del Blog di Romano Borrelli. Attraverso questo  “strumento” del web 2.0 mi propongo di inserire dei video personali, ma in particolare modo contribuire a dare maggiore risalto ai video dei Compagni e delle Persone, dei Lavoratori, che vogliano raccontarsi e raccontare storie; oltre, che ampliare i contatti con tanti compagni che hanno già dei canali YouTube, ben fatti. Penso che è importante dare noi il nostro contributo informativo, visto il poco spazio che i media generalisti italiani danno alle istanze, ai bisogni dei pensionati, dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati o, se lo danno, le distorcono abbondantemente. E’, come detto in altri articoli, una lotta impari, – una lotta fra l’amore e l’egoismo direbbe Pierangelo Bertoli in Rosso Colore, – ma il passaparola non va mai fuori “moda” e, quindi usiamolo.

Il canale è raggiungibile dal seguente link: www.youtube.com/romanoborrelli

p.s.
Carissimi, non disperatevi, non sono il Barak Obama italiano :-).

Manifestazione Cgil altre foto Contro la crisi una soluzione c’è: Lavoro e Contratto.

Inseriamo altre fotografie riprese alla manifestazione piemontese, del 28 febbraio 2009, organizzata dalla Cgil: Contro la crisi una soluzione c’è: Lavoro e Contratto. In prevalenza mi sono soffermato nel riprendere cartelli e striscioni tenuti da Persone.


airaudoabbigliamento-cgilamici-manifestanti

cig-elevata-piemontecomparto-ssaepconsiglio-fabbrica-streglio

borsci-maestro-fallimento

coordinamento-immigrati-pinerolodiamo-spazio-agli-operai-giornalino-borrelli

federazione-lavoratori-della-conoscenza-torinofederazione-rifondazione-comunista-torino

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fisac-cgil-bancari-assicurativifiscal-dragil-posto-di-lavoro-non-si-tocca

insieme-giustizialavoratori-cabinilavoratori-non-sono-in-vendita

maestra-asilomarcia-lavoro-crisi-10-paolo-ferreromarcia-lavoro-crisi-14-fillea-cgil-torino

michelinno-razzismono-scuola-no-futuro

operai-cgil-italianioperaio-indesitpirelli-settimo-torinese

sindacato-lavoratori-comunicazioni-slcspi-pensionatitessili-abbigliamento-torino

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