Se il volto e’ sorridente allora vuol dire che hai appena viaggiato con le frecce. Ma spesso nello scagliarle, le frecce, qualcuno ci mette sempre la coda, lo zampino o…e cosi, nel bel mezzo di due cittadine capita che si verifichi un incendio
e cosi tutti i treni in circolo su questa tratta si fermino. Sapremo scendere dal treno felici e contenti? Chissa’ molto dipendera’ dal ritardo…che al momento e’ di trenta minuti. L’incendio appena scorto e’ in localita’ vicino Campomarino. Il viaggio e’ ripreso e il convoglio viaggia ancora con circa 30 minuti di ritardo. Non la meta ma il viaggio stesso offre spunti per la riflessione: che sia una scritta “Noi siamo infinito”, che sia un qualche viaggiatore particolare con i suoi tic, giocare e compulsare sul cellulare, che siano ricordi, la vecchia stazione di Pescara, o un amore consumato ad Atri Pineto o Roseto non importa. Di la’ la strada verso Roma, di qua Roseto e Italia fra tante pensioni, piu’ su Ancona. Mi accartoccio e mi lascio cullare fa questa nenia: tempo e spazio sono in abbondanza. Ecstra, come scrivono a qualche km da qui.
- Civitanova Marche mi fa pensare alle scarpe. Di tutti i tipi. La collina e’ stupenda e fronteggia il mare. In mezzo centinaia di persone che si raccontano chiuse in questa scatola di latta. Io, col mio libro in una sorta di apri e chiudi. Porto Recanati e’ un tripudio di case colorate e aquiloni nel cielo. La casetta di Leopardi a due passi.
- Loreto con la sua Chiesa e’ maestosa: l’una e l’altra.
- E Porto Recanati con le dur case colorate e la sua torre? Oh come adoro Porto Recanati!E Recanati che stara’ preparando il compleanno di Giacomo Leopardi?Ovviamente se…
- Ascoli nel mio immagginario e’ una bellissima piazza e buonissime olive ascolane di fine settembre. Uno stadio, il Conero e l’autostrada dall’alto dei suoi metri e viadotti osserva il mare. I girasoli non si fanno mancare.
- Ancona e’ ormai vicina. Con 35 minuti di ritardo arriviamo ad Ancona. La collina, il porto, la sala d’attesa, il binario uno, carta, penna, biglietti e tachipirina per chi ha la tosse, Moretti che corre e Irene nella “stanza del figlio”che gioca a Osimo perche’ “quel campo e’ migliore e fa un suono…” e si porta un dito in bocca. Il resto e’ rimandato a memoria. Giunge l’acqua per rinfrescare visi sudati e tamponati da fazzoletti bianchi sempre a portata di mano: l’aria condizionata non funziona. Bottigliette d’acqua posate a terra, sul corridoio del treno. Ancona. Forte: chi e’ forte? Colui che resiste o desiste sapendo che certe cose non si possono imbrigliare, impedire. Il mare oramai non e’ piu’ limpido,azzurro, trasparente. Il mare non brilla piu’ di luce chiara ma voglio scrutarlo ugualmente. Il viaggio via via continua; Rimini, Bologna, Piacenza e l’arrivo finalmente a Torino con 60 minuti di ritardo sulla tabella prevista. In tempi di maturita’ e di orali sarebbe utile rispolverare “L’infinito viaggiare” di Claudio Magris.
.