70 anni Repubblica

20160602_1139522 giugno 2016. Torino si risveglia a festa, con un bel corso. Inghilterra. Nuovo di zecca. Porta Susa, stazione a due passi o…a qualche gradino. Dove c’era banchina e binario il Mercato Metropolitano. Si preparano per il pranzo. A dopo.  Viabilita’ che muta. Parole che evocano acqua e questa non tardera’ ad arrivare. Nel pomeriggio. L’acqua insistentemente si riversa sulla nostra citta’ per un paio di ore buone, come un copione ormai ben  conosciuto da qualche giorno.  Siamo sempre contenti quando il sole splende sulle nostre teste ma spesso scordiamo di sorridergli e non proviamo mai tanto impulso nel guardarlo come quando la luna lo eclissa. Forse siamo troppo “homo videns” a casaccio. Meglio sarebbe tornare al “sapiens”. Prima che tutto abbia inizio (pioggia) i balconi che ho davanti sono un grande palcoscenico dove il silenzio e i gesti parlano comunque. Sono donne, ragazze, tre, quattro, cinque, tutte intente nel raccogliere con grazia i panni stesi. Raccolgono e piegano accuratamente con cura come una scena gia’ vista. Non un uomo. Lego questa scena alla pagina quotidiana del presente e a quella storica di 70 anni fa. Repubblica, una bella signora di 70 anni. In tv Marco (Revelli) scrive e dice di non riconoscerla piu’. Forse si. In tv passano le immagini delle donne nell’intento di raccontare la loro scelta di 70 anni fa. Meravigliose le immagini di quel giorno che cirestituiscono quel loro protagonismo. Poi, immagini di Roma, I giardini del Quirinale, il Presidente della Repubblica, Mattarella.

Intanto ha smesso di piovere. Mi affaccio e osservo, sui balconi: son tornate,  ancora loro, le donne,  a ridistendere i panni precedentemente ritirati, sui balconi.

Buon compleanno cara Repubblica.