Fa un certo effetto Torino avvolta nella nebbia. Al mattino presto. La stazione sonnecchia a bocca aperta e lentamente ingoia e sputa personaggi lenti sprovvisti di orologio, tanto il tempo è loro e si vede che hanno solo voglia di perdersi. E io pure, infilandomi in un treno qualsiasi. Reggio Emilia. Vorrei andare da quelle parti. Mi piacerebbe. O piu’ giu’ ancora. Cosi, tanto per “annusare” ancora una volta il mare. La metro è a due passi e la città pure. Il grattacielo strizza l’occhio e l’Agora’ attende. Avvicinatomi alla porta a vetri si apre. Uns breve rampa di scala, l’accredito e ci sono. La sala o aula magna o auditorium. Dalle 9. 00 alle 13. 00 si parlerà di lavoro, formazione, welfare, famiglia, opportunità e relazioni istituzionali. Silenzio entrano il Vescovo, la Sindaca e il Presidente della Regione. Silenzio: 4 esperienze personali, di riscatto personale e voglia di “restituzione” alla citta’. Si snocciolano storie di vita e si preparano domande da porre per un futuro diverso. Da predisporre.