Giulia, la sua calza e Giuseppe il veneziano

  • torino-6-1-2017-foto-borrelli-romanoNella calza della Befana,  Torino ha trovato numeri in grande,  e cosi, tutti in coda,  alla grande,  chi a guardare,  chi a comprare,  chi a sognare: 50-70 per cento. I saldi son tornati. I soldi,  mica tanto.  Quelli spesi (chi li aveva faticosamente  risparmiati e negli anni attinto) e quelli no,  perche’ semplicemente mai entrati. Spesso i conti non tornano. Numeri da tombola. Quanto sarà la spesa media per ciascun torinese? 100-200 euro, ma molto… dipende. Dal gelo,  che picchia l’economia ed è  pungente da un po’ su quasi tutto il territorio nazionale.  Imperversano freddo, neve e ghiaccio e i soldi non sono molti. L’ultimo giorno di vacanza ha conosciuto il suo dolce e qualche fortunato avra’ avuto il giusto premio con la sua fava. Calza dolce e dolce far niente   “consumato” comodamente nella lettura del libro “Canto di Natale”,  scritto da Charles Dickens,  in previsione del “rientro”. Fantasma,  spettri,  Natale del passato,  del presente e del futuro. Un viaggio,  librati sulle miserie umane,  dove le lontananze dall’ascolto, dall’ empatia,  dalla simpatia umana, solidarieta’,  sincerita’,  generosita’ appaiono ancora piu evidenti e gli uomini distanti. Concentrati su di se’ fino alla possibile redenzione. Un bellissimo libro,  di condanna e di speranza. Di condanna all’egoismo,  avarizia,  individualismo. Speranza di un cambiamento. Di redenzione. Di viaggio. Di meraviglia che poi è  il saper rinascere ogni giorno davanti ad ogni bellezza.  Un mondo diverso è  possibile,  insomma. Quattro passi fino alla fermata metro Principi D’Acaja,  dove una Giulia ha affisso un biglietto indirizzato ad un tal Giuseppe di Venezia.  Il biglietto ha inoltre un disegno,  una gondola,  che “trasporta la richiesta” di un incontro. Possibile. Anche Giulia sulla gondola dei sentimenti lancia e rilancia  un Sos:tutti i mesi in un quel giorno sara’ in tal posto. È  una nuova riedizione della storia di Diego e Marilisa? Allora porgo un assist al quotidiano torinese chiedendo di occuparsi della storia: chissà  se questo incontro andrà  in porto. Anche Giulia nella sua calza torinese vorrebbe trovare un veneziano: Giuseppe. Nuovi “canti di Natale”,  presenti e futuri,  viaggiano in metro.

2 pensieri riguardo “Giulia, la sua calza e Giuseppe il veneziano”

  1. Buongiorno e buon anno.Complimenti.Per cosa? Per il fatto che hai anticipato una notizia pubblicata oggi 7 gennaio su La Stampa cronaca di Torino. Non ci credevamo per via …dello stupore. La tua notizia sul blog è del 6 gennaio 2017…Giulia che cerca Giuseppe il veneziano….Vedete un pochino voi sulla Stampa…secondo noi La Stampa o il suo Direttore farebbero bene a contattarti. Abbiamo controllato un pochino dei tuoi articoli e guarda caso precedono quelli di alcuni giornalisti.Il fiuto per la notizia è evidente e oramai accertato. E poi condire la notizia con un riferimento al Canto di Natale…
    Complimenti!!!Buon anno e un suggerimento alla Stampa: di contattarti.

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  2. Questa mattina stentano anche io a crederci… probabilmente…. questione di…. fiuto… come commentato. Avevo appena tetminato di leggere e studiare alcune cose per la ripresa della scuola poi ho aperto il giornale e…. la sorpresa che mi ha fatto felice. Forse perché come scritto sul Canto di Natale basta partecipare alle vicende umane con simpatia e allenare i sensi e in questo la scuola aiuta molto. Così come l’empatia aiuta a vivere a fondo le situazioni e gli altri anche chi va in gondola.
    grazie@

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