Il muro va giù, ma crea un vuoto?

Prima o poi. Prima o poi, bisognava pur cominciare. Ormai le elezioni sono alle spalle. Resta un gran lavoro svolto dai candidati, tutti, della Federazione della Sinistra, in particolar modo di Luigi Saragnese, Juri Bossuto, Sergio Dalmasso. Resta il loro lavoro di cinque anni in Consiglio Regionale. Resta la fiducia, la stima l’amicizia. Resta un grazie a tutti coloro che hanno espresso un consenso per loro e la Federazione. Le riunioni a cui ho partecipato nell’immediatezza del voto sono state numerose. L’esito elettorale ha dimostrato che non vi è stata inversione di tendenza. Vi sarà ancora molto da lavorare. Ora, però, penso sia giunto il momento di responsabilizzarsi, ognuno per la propria parte. Affrontare alcuni temi, di petto, senza paura.  A cominciare dalla comunicazione, dalle strategie di comunicazione. Nel frattempo, giusta una riflessione. Nella circoscrizione in cui svolgo attività (la settima Circoscrizione di Torino) sta per sgretolarsi “un muro”, il muro posto su corso Principe Oddone, dove fino a pochi mesi fa transitavano treni diretti a Milano. Ora, vuoto. Cosa verrà costruito al posto dei binari? Ci sarà speculazione? Cosa accadrà ora? E tantissime altre domande. Il vuoto… ecco, quello che non dovremmo lasciare, nonostante la mancanza di consiglieri regionali. Servono militanti giovani che abbiano voglia di comunicare, fare cose, impegnarsi a responsabilizzare.

Nel frattempo, una nota molto positiva, è stata la pubblicazione del bel libro di storia locale, e non solo, del collega Domenico Capano, “Piergiovanni Salimbeni, nel ‘700, da quella picciola Terra di Limpidi”. Ricerche su archivi in rete e riflessioni“. Complimenti, amico Domenico. Soprattutto perché è il frutto di una ricerca che ha alle spalle tantissimi sacrifici. Sacrifici di un precario della scuola che ha voluto cimentarsi in un campo diverso dal suo. Ora, non mi rimane che leggerlo. Grazie.