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A spasso. Col triciclo

Domenica 7 febbraio, a Torino, tutti a piedi. Per molti, non è una novità. Ieri mattina, il “treno della vergogna” Torino-Aosta delle 7.33 è stato soppresso. Motivo? Non è dato saperlo. “Soppresso”, come ormai capita da tempo. “Tanto sono pendolari!” A chi potrebbe interessare il loro, nostro, disagio? “Odio gli indifferenti”, affermava A. Gramsci. Quanto sarebbe utile riscoprirlo! Il guaio è che per raggiungere il posto di lavoro si puo’ utilizzare un bus, di altra linea, ma… con un ma. Il costo dell’abbonamento del treno, mensile, non copre per intero la tratta (Torino-Ivrea); quindi, “euro che se ne vanno”. Quel che più mi preme sottolineare è che, proprio nella cittadina eporediese, a ridosso della settimana di Carnevale (e quando sennò), qualche consigliere comunale (leghista) ha ipotizzato di sospendere il pagamento dell’autostrada Torino-Ivrea. (“autostrada gratis”) “Grandi applausi”, colpo di teatro. L’autostrada non è l’unica via per chi si reca a Torino e per chi viceversa, da Torino ha come meta Ivrea. Esiste una linea ferroviaria che andrebbe rimodernata, raddoppiata, perchè, caro consigliere leghista, non tutti hanno a disposizione una macchina, e, chissà per quanto tempo non ne avranno una, o per i possessori sostenere i costi di continui viaggi e relativi disagi in macchina; chi, invece, si occupa di pendolari, studenti, fasce deboli, tutto l’anno, tutti gli anni, vedi Rifondazione Comunista, (con il consigliere regionale Juri Bossuto), non ha la giusta visibilità mediatica che meriterebbe. E, questo è un guaio. In una città iper-tappezzata da poster elettorali. Della destra. E quanta indifferenza!! Così facendo si finge che il problema non esista. Quante Torino-Aosta esistono in giro per l’Italia? E nonostante cio’ si presenta l’alta velocità come il nuovo volano per creare occupazione. Si creino, invece, le condizioni per fornire l’utenza di una linea ferroviaria decente, creando occupazione, senza impatto ambientale. Ultima annotazione. Il treno Torino Aosta delle 11.35 di oggi, martedì, diretto ad Aosta, viaggiava, a Porta Susa (inizio corsa) con trenta minuti di ritardo. Di questo passo andremo tutti a piedi. Con il triciclo. Per bambini.

Quanta indifferenza mostrata in consiglio regionale e fuori per una legge, sempre di Rifondazione Comunista, contro le delocalizzazioni. Qualcuno riuscirà ad essere meno indifferente il giorno delle votazioni a marzo? E a proposito di tagli e “macelleria sociale”, nel mondo della scuola: quanti saranno nel limbo l’estate prossima? E, a proposito di concorsi, perché gli ultimi concorsi banditi (“riservati”) per il mondo della scuola conferiscono l’idea di essere “riservati ai riservati”. Personalmente avrei preferito dei concorsi aperti a tutti.