In piu’ luoghi si scrive e in altrettanti si legge che “è terminato il dominio di Caronte”: per fortuna! Italia ancora per poco divisa dal tempo, come un una volta era divusa dagli stipendi e le gabbie salariali. Pero’, sta ripresa…mi sembra lungi dal venire ed è una cosa ancora poco chiara; le casalinghe continuano a mantenere lo stesso monte ore di lavoro, settimanale (49) e annuale (2500 circa) lavoro forse poco riconosciuto (ferie, tredicesima, quattordicesima, stipendio)ma utilissimo, a chi, provate un pochino a immaginare. Sul fronte “dalla scuola” i tabelloni misurano il “come” piu’ che il “quanto”. Quasi tutti maturi, e discrete votazioni, quindi, motivi per gioire ne abbiamo. Ora davvero, a parte le “riparazioni”, di qualche “cerniera” e qualche “toppa”, i libri resteranno semi-aperti o semi-chiusi ancora per un po’ e le penne sono a… “scatto”: a seconda del… tempo. Chi ha già inaugurato “il tempo di mare” (e da amare) va implementando l’archivio dei posteri fotografando ogni minimo dettaglio: cellulare alla mano e via. Come erano belli i tempi delle polaroid, istantanee che in pochi potevano permettersi di “srotolare”. Oggi di Polaroid ci sono rimaste le canzoni, e canzonette, istantanee di storie e di vita, di nome di donna, odierne e passate, coperte dal solito mantra: “mandorle coccoooo”. “L’estate sta finendo” quando stava appena cominciando… ma era tutto quel che “restera’ di quegli anni ’80”, di questo, di anno, ancora non è dato sapere su quali ritmi e parole balleremo. Il periodo personale dedito alla lettura continua con la figura di Lucrezia Borgia della Bellonci. Uno spaccato storico dell’Italia divisa da amori, relazioni, alleanze politiche e matrimoniali e il solito immancabile ricercato “particulare”.