21 agosto 2023

La storia che ciascuno di noi, nella propria vita, si porti in dote 7 o 8 giorni in cui ci si ricorda quasi tutto, dalla mattina alla sera è affascinante. Non so più dove ho letto questa cosa, se libro, articolo di giornale o cosa, ma è stato un ottimo esercizio, in questo tempo, nel cercare di spremere ricordi, memoria e pomeriggi dilatati per recuperare non solo frammenti ma archi temporali più o meno ampi. Così come la storia dei primi venti minuti trascorsi negli incipit delle relazioni, quelle determinanti. Ci ho provato a recuperare ricordi, voci, sensazioni,e giorni ed effettivamente penso di non riuscire ad andare al momento oltre le dieci giornate. Un paio magari si bloccano, restano frammenti, non vanno oltre, come se fosse bloccato l’orologio. Dei 20 minuti invece, avrò da lavorarci su. Non so se sia merito della terra rossa, delle radici, del sole, del mare o del vento, ma penso che tutto faccia brodo e quegli elementi sono fondamentali per estrarne ricordi. Frammenti, molti, a volte odori, cibo, piante, una giornata calma di mare. Mare. Spesso mi piace guardare poco più a sud, verso Gallipoli, altre torri più in la’, ed ecco che subito ripenso ad altro gioco… che se non ci fosse il mare ma solo la sabbia…e se non ci fosse la sabbia ma solo il cielo…e se non ci fosse la casa ma solo i muri…

Lascia un commento