Ciao ciao Lecce (24 agosto 2023)

Salutare Lecce, il Salento, quando si avviano i giorni di festa patronale, 24-26 agosto, santo Oronzo, è stata una esperienza interessante, entusiasmante. Girovagare dalla stazione al centro cittadino, un’esplosione di colori, profumi, sandali che trascinano piedi, corpi volti alla ricerca di cose belle, buone, giuste, turisti, lingue differenti, ragazze gentili che offrono taralli, dolci e salati, indicando dove poterli comprare. Librerie, salentinamente, magliette lu mare, lu sule lu jentu, cartapesta e corti da esplorare. Un tripudio di molto. La banda, il sindaco con la fascia tricolore, la giunta, “la villa” con le sue luci, le vie gremite di turisti, la piazza con i suoi bar e negozi, la gente, lenta, ferma, a gustarsi lo spettacolo come in un set cinematografico, dove tutto sembra un film. Due ore, il tempo a disposizione, tempo stretto, ristretto, come jn caffè, un Quarta, forte e concentrato, che tiene tutto insieme, anche in vetro o alla leccese, con ghiaccio, prima di ripartire, un tempo sufficiente per godersi lo spettacolo, perdersi tra le bancarelle e gustarsi un buon pasticciato provando questa volta quelli di Natale. Di Alvino oramai, i pasticciotti li conosciamo da tempo. Tutto sembra davvero un set, sembra di rivedere alcune scene di Mine Vaganti con Scamarcio girovagare per le strade di Lecce. Il tempo non è molto, la freccia è già sul binario. La partenza è vicina. Le vacanze oramai si sono ridotte al lumicino.

Bravissime e bravissime tutte e tutti

“Finiu u film”

Come dicono alcuni amici siciliani, quando termina la visione di un film, ai titoli di cosa si accompagna sempre l’esclamazione “finiu u film”, “bene, bravi, bravissimo”, e spesso mi pare di assimilare i loro sorrisi a quelli di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, con le loro mitiche facciali, le loro smorfie. Finiu u film, quasi come dire, tutte le cose, volgono al termine e occorre riannodare I fili del tempo ordinario per ritornare, un domani, in quello straordinario. Occorre insomma ritornare a maturare le ferie. Non occorrono giri di parole per descrivere questi lenti giorni,pigri, preferisco l’odore del mare e lasciar parlare l’immagine sopra con la spensieratezza, il gioco, la libertà, il sole, il vento, il mare, l’estate in tasca. Molte polemiche, analisi, amarezze, delusoni, sui costi, a volte folli, ma di questo si avrà tempo e modo per le persone competenti, a fare analisi e statistiche, in un arco temporale non più e non solo legato all’estate ma ad un periodo più lungo, comprendente anche settembre e ottobre. Riduzione del 20 per cento causa aumento prezzi? Forse. Poi luglio ed il suo caldo anomalo probabilmente ha fatto si che molti ritardassero la loro vacanza preferendo restare a casa, al fine di evitare eventuali colpi di calore. Chi ha voglia di mettersi in cammino con 41, 42 gradi? Certo però delle riflessioni, e controlli, occorrerà farli, tipo sulle concessioni degli stabilimenti balneari. Troppi, molti, cari che accentuano disuguaglianze tra chi ha e chi no. Così non va. La spiaggia ed il mare devono tornare ad essere fruiti da più persone. Il mare è di tutti. Avevo detto niente polemiche, solo grazie. I miei amici ridono, calmi, rilassati, nostalgici ma felici, come Franco e Ciccio, e pare vederli alzati a battere le mani: grazie, grazie, ancora. Certo resta quella soddisfazione ma….finiu u film.

Ciao Toto

Ha dato colore e voce alle nostre emozioni e sentimenti e appena giunta notizia ho pensato a quanto è stato più bello lo scambio culturale in Francia, a Grenoble, grazie alle sue canzoni, grazie alla sua voce. L’italiano, canzone, è stato un capolavoro, cantato da tanti, e da me, noi, anche negli anni a seguire, nei vari incontri, anche già grandicelli, in giro per il mondo, con i nostri “interail” alla scoperta di un Europa forse più piccola, come noi, perché quel partigiano presidente, ovunque lo si cantante, lo conoscevano proprio tutti, e gli spaghetti al dente pure, e così la 500, anche se giu di carrozzeria. Non conoscevo esattamente la sua età, e neppure ero a conoscenza dello stato di salute, e appena giunto dalla notizia “è mancato Toto Cotugno” ho provato come tutti un grandissimo dispiacere: mamme, figli, amori, quanti e quali. Emozioni.

Oltre alla musica lo ricordo come un gran conduttore, la domenica e in settimana, tra città e paesi, e teatri, in compagnia di conduttore TV.

grazie

21 agosto 2023

La storia che ciascuno di noi, nella propria vita, si porti in dote 7 o 8 giorni in cui ci si ricorda quasi tutto, dalla mattina alla sera è affascinante. Non so più dove ho letto questa cosa, se libro, articolo di giornale o cosa, ma è stato un ottimo esercizio, in questo tempo, nel cercare di spremere ricordi, memoria e pomeriggi dilatati per recuperare non solo frammenti ma archi temporali più o meno ampi. Così come la storia dei primi venti minuti trascorsi negli incipit delle relazioni, quelle determinanti. Ci ho provato a recuperare ricordi, voci, sensazioni,e giorni ed effettivamente penso di non riuscire ad andare al momento oltre le dieci giornate. Un paio magari si bloccano, restano frammenti, non vanno oltre, come se fosse bloccato l’orologio. Dei 20 minuti invece, avrò da lavorarci su. Non so se sia merito della terra rossa, delle radici, del sole, del mare o del vento, ma penso che tutto faccia brodo e quegli elementi sono fondamentali per estrarne ricordi. Frammenti, molti, a volte odori, cibo, piante, una giornata calma di mare. Mare. Spesso mi piace guardare poco più a sud, verso Gallipoli, altre torri più in la’, ed ecco che subito ripenso ad altro gioco… che se non ci fosse il mare ma solo la sabbia…e se non ci fosse la sabbia ma solo il cielo…e se non ci fosse la casa ma solo i muri…

Buon ferragosto 2023

Cammino lentamente alla volta di un giornalaio, in questo lembo piccolissimo di Salento. Ripenso come ogni anno all’editoriale di Sandro Curzi e il suo buon ferragosto rivolto in particolare agli ultimi. Il vento scuote lentamente le foglie delle palme, e agli occhi dei passeri che cinguettano sicuramente quelle porranno pale di elicotteri. I bagnanti trascinano lentamente ciabatte che muovono corpi senza tempo, spazio e orologi, tanto il tempo è tutto loro. I bimbi al seguito si muovono come dovessero fare un trasloco, ornati da salvagente, palline, palette, secchielli, racchette e tanta gioia nelle loro tasche. Le macchine, viaggiano su e giù e il traffico intasa una strada che è prevista per un traffico invernale e non di queste dimensioni. E non da oggi. E non da ieri. Ma da anni. Possibile che non si riesca a giungere ad una quadra? Un pensiero di auguri che non ha intenti di trasformarsi in critiche, ma….vedere le spiagge libere, trasformatosi in stabilimenti ha ristretto le spiagge e di molto e per tanti. Peccato. Chissà cosa avrebbe detto Curzi in uno dei suoi editoriali sapendo che…. un’auto si ferma rallentando il traffico:”scusi per l’Albania?”. Mi viene da ridere. Un buon caffè a tutti, anche se questo è divenuto parecchio….salato.

buon ferragosto.

6 Agosto

Reduce da un bel giro nelle Marche, che ringrazio per l’accoglienza e gentilezza le città in cui sono stato, Ancona, Urbino, Fabriano, Jesi, Ascoli, torno alla quasi base, estiva, in Salento, nello stesso periodo in cui si conclude la giornata giovanile mondiale a Lisbona, con un milione e mezzo di giovani. “Guardare dall’alto in basso una persona si può e si deve” per aiutare i più deboli, il prossimo, in difficoltà. Prossimo appuntamento, per la GMG, Corea del Sud, Seul, in Asia, ma prima nel 2025, per il Giubileo, a Roma. Oggi, invece, Circe sta facendo da qualche giorno la sua parte, pioggia ieri, vento oggi, e così non si capisce bene se sia colpa sua, loro (pioggia e vento) dei salari, degli stipendi, dell’inflazione, dei prezzi, speculazioni, se qualche ombrellone resta e resterà chiuso. A causa dei rincari, del caro vacanze, pare che in molte zone, turisti italiano resteranno a casa.

2 Agosto

Treno. Partenze, arrivi, mare, sogni, progetti, storia, storie (ig,), futuro, memoria. Come sempre, all’alba di ogni 2 agosto, il ricordo non può non andare al 1980, strage della stazione di Bologna, alle vittime, ai loro famigliari, ai mille misteri di un Paese che deve sciogliere alcuni nodi. Fischio, treno, orologio, associazione, stazione. Riflessione, ricordo, chi parla, chi ascolta.

Come non può non andare anche alle 2 sorelle, Alessia e Giulia, investite da un treno a Riccione, in un’altra alba (31 luglio 2022) che era quella della loro vita. In treno sento il fior fiore della gioventù che parte con l’estate in tasca, sogni cui dar forma e inevitabilmente a quel che poteva e avrebbe potuto essere anche per loro.

Ragazzi e ragazze, come si dice da queste parti che cantano e rimandano a memoria canzoni, programmano le loro vacanze ed i loro spiccioli, beata gioventù.

Mi incammino anche io, tra stradine di paesini arroccati sull’Appennino marchigiano o quelli rivieraschi a cominciare da Urbino, bellissima cittadina che sembra disegnatadal grande Raffaello.