Archivi tag: Tramonto

Salento: ciao mare

Salento, Le.Porto Cesareo.foto Borrelli RomanoL’estate non ha ombre. A parte questeS.Pancrazio S.no Br.foto Borrelli Romano.6 8 2016. Mi piace scrutare oltre i fichi d’india e i loro colori e vedere quelli del mare,  così cangianti,  al confine tra blu e verde. E sentire “lu rusciu te lu mare”. Mi piace il ficoSalento, Le.foto Borrelli Romano.6 ag 2016 (o la “fica” come si chiama quaggiu,  pensando così a tutti i “ficaroli”) declinato nelle  sue “scritture”. Dolce,  con le sue foglie ed il suo latte cosi urticanti. Salento.Le.6 8 2016 foto Borrelli Romano. Mi piace questo odore del legno,  intriso di sabbia e umidità che converge ad imbuto e diviene passerella verso il mare,  palco del miglior teatro mondiale,  dove si balla,  si canta,  si giocaBacino Grande, Le.foto Borrelli Romano.ag.2016Mi piace immaginare  l’amore che evocano due ulivi Salento, Le.6 8 2016 foto Borrelli Romanoche continuano da anni a scambiarsi amore. Abbracciandosi. E noi,  stupiti,  a guardarli. Invidiandoli un po’.

Ps. A dire il vero,  le ombre dal settentrione lentamente si sono allungate e distese,  lungo la vastità  dei corpi esposti al sole in questa vetrinizzazione estiva,  in spiagfe dai nomi belli,  e bacini altrettanto graziosi. Già  perché  il sole filtra le nuvole  ugualmente come l’odore delle creme solari che si spargono nell’ambiente e dai rumori dei colpi dei nipoti dei tamburelli diventati col tempo “racchettoni millennial”.  Ambulanti sostano per cercare il giusto riposo ed esporre la propria mercanzia sulla sabbia e sotto il sole,  coperto. Cocco bello continua imperterrito a svolgere il suo mestiere, tempo determinato,  due mesi,  mai usurato,  rispondendo a chiamata dei vacanzieri,   mentre i vecchi e cari “geleeeti” pare siano stati collocati a riposo o auto-pensionati. Chissa’. Non dovendo ricercare un posto ombra,  grazie a questo cielo che sa sempre come fare,  sfoglio i miei cari “quotidiani” di oggi e di ieri,  provando a pensare,  tra un articolo e l’altro,  come possa essere vista la spiaggia e la terra rossa dal mare,  oggi, e i domani in inseguimenti continui  dall’alba  al tramonto.

 

 

Senigallia-Ancona

Senigallia.agosto 2016 foto Borrelli RomanoE’ certamente una situazione coinvolgente emotivamente risvegliarsi col sole che filtra attraverso le fessure delle finestre lasciate leggermente distese ma non aperte. Il vento smuove lentamente le tende e se ne sente il fruscio un po’ come quegli abiti succinti di certe donne,  la sera,  col vento contro. La chiave,  adagiata la sera prima sul comodino che affonda  in tutte le cose alla rinfusa, messe a riposo. “Devo mettere ordine in tutta questa confusione,  ma sono già  le 8,  devo fare colazione. Per  sistemare il tutto,  ho tempo dopo. Ora le idee si moltiplicano”. E così pensando faccio gracchiare anche la mia tv. Appena apro la porta e un treno ad alta velocità  sembra entrare in stanza. Ad affacciarsi lungo il corridoio,  da alcune stanze provengono rumori di tv che gracchiano notizie del giorno mentre in altre ancora docce che lasciano correre acqua. Chi corre invece,  è  li fuori,  tra mare e stabilimenti e qualche palma. Dopo aver chiuso  la porta della stanza numero.. alla perfezione e aver fatto  una rampa di scale i 5 sensi si attivano.Senigallia h.hamburg foto Borrelli RomanoHotel Hamburg Senigallia foto Borrelli Romano.3 8 La colazione e’ gia’ pronta. Basta solo scegliere. Cosa e dove: fuori? Dentro?  Operazione non semplice,  a onor del vero. Fuori. Mare. Sabbia. Panorama. Un pensiero a oggi,  con lo sguardo a ieri e domani. Orizzonte che si apre e fantadie da concretizzare e dar corpo. Conchiglie.  Mare. Navigare. Viaggiare. Fantasia,  virtuale. Reale. Cappuccino,  brioches,  dolci,  vaschette di miele. Miele. “Dove è  il miele? ” Terminata colazione 4 passi e piu’. Senigallia, ag 2016 foto Romano BorrelliLa rotonda, la data,  mese e anno,  un po’ di metri,  il fiume,   il faro. Faro Senigallia.foto Borrelli RomanoMi piace. “Si,  gia’ scritto… Frenesia,  caratteristica estiva,  forse apparente. Chi corre,  Chi pedala,  Chi ginnastica in mare. La calca anche sul marciapiede. E’ ancora presto. Mi piace l’ombra e la “piazza” che crea,  dove,  raccolti a gruppettini,  scambiano parole e organizzano la giornata giovani e anziani. Senigallia,3 8 2016 Borrelli Romano fotoUno parla gli altri ascoltano. Uno parla,  gli altri ridono. Un gatto sembra osservarli,  ma oltre e’ in sosta un furgone. Da buon felino  ha sentito l’odore del pesce: un uomo scarica dal furgoncino bianco alcune casse di polistirolo,  al cui interno sono adagiate varie specialita  di pesce. È  Tutto contenuto in questo ultimo lembo o lingua di terra,  prima del mare,  prima che il fiume si faccia abbracciare. Attendo ancora un attimo e guardo l’orologio. E’ ora. Rientro. Hotel,  ordine,  zaino,  verifica,  chiave,  documento. Tutte operazioni al contrario di quando si giunge. Ancora: viale,  stazione,  treno. Salgo.Foto Borrelli Romano.Senigallia, An.3 8 2016 Poche fermate. Ancona. Oltre il Porto mi manca Colle Fiasco,  ove e’ posizionata la Cattedrale Metropolitana della Diocesi di Ancona-Osimo. Una costruzione in stile romanico che si fonde con quello bizantino. Siamo intorno all’anno mille. È  stupendo anche se giungere fino qui è  stato molto faticoso. Ma è  un bellissimo panorama: il Porto,  le colline che si perdono,  l’autostrada,  Ancona vecchia,  i resti del foro romano…

Era da tanto che desideravo scardinare fino qui. Mi affascinata sempre ogni qual volta la osservavo,  vuoi dal Porto, posto che adoro da sempre,  sia giungendo in treno,  dal Sud,  dopo una lunghissima galleria. Mi pareva irraggiungibile e invece,  eccola qua. Mi sembra di aver piantato una bandierina. Mi sembra di vedere Nanni Moretti correre,  al porto,  nell’atto di girare il film. Era il desiderio,  la curiosità : accontentate. Per le foto bisognerà  aspettare… ho usato la classica macchinetta fotografica digitale.

Buongiorno Roma

Roma 4 10 2015 fotoBorrelli RomanoSveja sveja. Roma vista dall’alto di una terrazza ha qualcosa di simile al mio Salento.Mi affaccio con una tazzina di caffe’ in mano e ammiro il panorama della citta’ eterna. Oggi e’ la giornata dei musei gratis. Allora, armiamoci di fazzoletti, aspirine e andiamo.Buongiorno Roma. Un salto velocissimo a Termini, mazzette di giornali e biglietti bus e una sbirciatina alla stazione. A due passi da qui ci sono le Terme di Diocleziano. Roma Terme D.foto Borrelli RomanoRoma Terme D.foto Borrelli Romano,4 10 2015Roma, Terme D. 4 10 2015 foto Borrelli RomanoRoma Terme D.4 10 2015 foto, Borrelli RomanoRoma Terme D.4 10 2015 foto Borrelli Romano20151004_101108Terme D. Roma foto Romano Borrelli 4 10 2015Ci vado. E poi un po’ qui un po’ la’.Presso l’Altare della Patria e’ stato posizionato un ascensore panoramico.Il costo e’ un po’ caruccio ma pagare quei sette euro ne vale la pena. Roma!Da quassu’: grande!bellezza! La contempli tutta.Ridiscendo con gli occhi chiusi per la paura. Ma l’ascensore non ne incute davvero. A due passi la basilica di San Marco e’ visita obbligata per gli studi trascorsi e per gli studenti che dovranno sorbirsi questa visita fuori…programma ma da programma: il Giubileo non solo e’alle porte na le aprira’!Misericordia! E ancora per lo stesso tema la Basilica di San Clemente e quella di Santa Prassede: i cicli dei mosaici sono davvero un incanto.E poi, non sono venuto qui, a Roma, per una bella ripassata da offrire agli studenti? E  ancora mostre e Campidoglio, via del Corso, Monte Citorio e Palazzo Chigi che un tempo destavano tanta passione. Poi piazza di Spagna, -Trinita’ dei Monti insieme ai ricordi dei numerosi Capodanno, Pincio e bandiere rosse sotto piazza del Popolo…e poi e poi ….3 10 2015 Roma.foto,Borrelli RomanoRoma Quirinale 4 10 2015 foto Borrelli RomanoRoma 3 10 2015.V della Cordonata.foto Borrelli R.Roma 4 10 2015 foto Romano BorrelliRoma 4 10 2015 foto Borrelli Romano20151003_155633Roma foto Borrelli RomanoRoma 4 10 2015; foto Romano Borrelli20151003_183631Roma 4 10 2015, foto Borrelli Romano20151003_185434Roma 3 10 2015 foto Romano BorrelliFoto.Borrelli Romano.4 10 2015Roma Termini foto Borrelli Romano

Un tuffo tra mare e fantasia

7 8 2015 foto Borrelli Romano.Torre Lapillo, LecceTorre Lapillo 7 8 2015 foto Borrelli RomanoTorre Lapillo, Lecce.7 8 2015 foto Borrelli RomanoNuotare e non pensare a nulla. Lavare l’inverno e levare tensioni e tossine. Poi, di colpo, fermarsi e rilassare le braccia, dare loro tregua e recuperare il fiato. Abbracciare questa grande bellezza e volerla trattenere a se’, come fanno i bambini con il loro giocattolo, o un po’come accade tra due amanti al loro rivedersi, nei primi rodaggi. Guardarsi intorno, davanti alla spiaggia e scoprire l’assenza, qui,  di quei “parallelepipedi” che in lontananza (altrove) appaiono ai nostri occhi simili a tanti teli da mare,  ondeggiati dal vento,  appesi ad asciugare, ma che in realta’ sono catene sterminate di alberghi e pensioni. Strutture ricettive che sul far della sera  conferiscono l’idea di essere in altro posto, in America, grazie a quelle girandole di luci che fanno tanto Natale. Nomi che si ripetono in gran parte dello stivale: Eleonora,Tramonto, Bella Italia, Cristallo, Mare e monti…Qui, per fortuna, no. Arte, cultura, “angioini, aragonesi”, treni d’altri tempi, caseddhe e masserie, pietra leccese, barocco, tufo, tutto sintreccia e si tiene: storia, spiagge belle e spiaggia bella, e questo Belvedere con un Bacino Grande da inviare a qualcun*.

Uscire dall’acqua e scoprire qualche lembo di terra ancora selvaggia e immergersi in questa realta’ giocando con la fantasia. Girare il telo mare intorno alle spalle e legarlo a mo’ di mantello e con qualche  nocciolina stretta far le mani fare finta di essere superpippo. Castelli e case di sabbia sono a due passi, pronti per essere sorvolati allargando le braccia. Se a tutto cio’ ci aggiungiamo un paio di ciabatte ormai fuori mercato chiamate “batman” il divertimento e’ assicurato. Tutto e’ pronto per spiccare il volo. Una ragazza, pelle brumita cosparsa di crema solare, una spruzzata di efelidi sul viso e gli occhiali calati sul naso, ripone il suo libro mentre sorride divertita.

Porto Cesareo (Lecce)

Porto Cesareo, 2 8 2015, foto Borrelli RomanoFoto Borrelli Romano, Porto Cesareo (Le)2 8 2015Porto Cesareo (Le), foto Borrelli Romano 2 ag 20152 ag 2015, Porto Cesareo (Le) foto Borrelli RomanoPorto Cesareo (Le) 2 ag 2015 foto Borrelli Romano2 8 2015 foto Romano Borrelli. Porto Cesareo (Le)Porto Cesareo 20150802_084105(Lecce). Al mattino presto non vi e’ che l’imbarazzo della scelta, ove cercare “rifugio” in qualche bar, per una colazione in attesa di osservare il risveglio del mondo. Ci vuole il classico caffe’ Quarta20150802_090229, quello che ti sveglia all’inizio “del viaggio”. Anche quando il viaggio e’ quello effettuato non in una “scatola” di lamiera posizionato su binari ma quello svolto con gli occhi, tra il verde, l’azzurro, il blu, il bianco di questo mare. Una girandola di emozioni tra saperi sapori ed emozioni.  E  il caffe’ ti conferisce la carica giusta per affrontare meglio “il peso” del dolce far niente. Affondi il cucchiaino nella tazzina e mescoli e intorno tutto  si allarga in un silenzio che rilassa. Il cielo presenta colori stupendi. E’ la perfezione. Quaggiu’ invece siamo in perenne affanno nel farla nostra. Punto verso la Torre. Qualche bicicletta scampanella; qalcuno in coda per l’acqua, con taniche bottiglie e bottiglioni: per molti e’ancora”oro”, l’acqua.I ricordi si riavvolgono come un nastro, ma non e’ un film. I negozi si animano e qualche ciabatta da mare o infradito si trascina verso la spiaggia. Chi verso quella ricordata da “antiche cartoline” Porto Cesareo (Le) 2 8 2015,  foto Borrelli Romano20150802_082748chi verso l’isola o lo “scoglio”. Le barche rientrano. A me piace molto la visuale dallo scoglio, dalla statua di Manuela Arcuri2 8 2015 Porto Cesareo foto Borrelli Romano dove l’insenatura e’ magnifica e ti permette di raccogliere conchiglie e allo stesso tempo il recupero di frammenti di bei ricordi: sensazione stupenda, da Torre a Torre. Un intreccio volto al recupero dei momenti piu’ preziosi e inserirli negli altri, che si reputano fastidiosi.  Non esiste e non potrebbe esistere una estate senza Salento. Una breve camminata e siamo a Torre Chianca, altra Torre, dalle parti di Lido Belvedere. Una manciata di ragazzi con divise arancioni attendono il loro turno davanti ad un buon pasticciotto. E’ davvero un “Belvedere” questa storia condivisa.

Ps.Mi piace quel profumo di fazzoletti appena stirati…Torre Chianca, 3 8 2015 foto Romano BorrelliTorre Chianca (Le) 3 8 2015, foto Borrelli RomanoTorre Chianca (Le) 3 8 2015 foto Borrelli Romano20150802_083743 2 8 2015, Porto Cesareo (Le) foto Borrelli Romano2 8 2015 Porto Cesareo foto Borrelli Romano.2 8 2015 Porto Cesareo (Le), foto, Romano Borrelli

Buonanotte

Fa caldo, qui a Torino. Dove e’ la novita’? Acqua. C’e’ bisogno di acqua. Scendo. I gradini a due a due mi avvicinano la meta. Torino e’ piena di fontane.Di Toret. Torino luglio 2015 foto borrelli romanoMa non e’ solo questo il motivo per cui decido di scendere. Si fa fatica a dormire in queste serate da anticiclone africano. A due passi da qui un supermercato aperto h 24. 20150727_194559Non mi piace molto l’idea, ma e’ un modo per curiosare e raccontare. “Una tantum”. “Mi piacerebbe vedere fuori come va”, mi dico. I pantaloncini, la maglietta e le scarpette e sono fuori. Penso: “Magari un libro, che non mi annoi nel mio non dormire; una lettura con la profondita’ di uno sguardo sul mondo. ” A dire il vero non mi mancano, pero’…Entro. Sliding doors.  “Scrocco”o “accumulo” un po’di fresco condizionato h 24. Mi aggiro tra le corsie e i carrelli sembrano tante macchinine. Gente che entra che è già dentro e altra che, buste alla mano, recupera l’uscita: è una ragnatela di vite che si incrociano.Torino 29 luglio 2015 foto Borrelli RomanoTorino luglio 2015 foto Romano BorrelliTrasformazioni, TorinonParco Dora 28 7 2015 borrelli romanocome la tristezza e la solitudine si trasformano in felicità o qualche incontro e la magia di questi le trasforma  in amore spalancando  porte aperte verso nuove percezioni di se e del mondo. 20150728_144840Senza nascondere il male ma senza mai dimenticare il bene ricevuto e incontrato. Tantissimo. Mai dimenticato. Valorizzato. “Ed è forese questo il vero motivo per cui si dedica uno scritto, una canzone, a lei, o per lei (Vasco Rossi) e forse è per questo che la luna si sfilerebbe ancora i collant per fare l’amore e si resta abbracciati una estate intera, davanti al mare, per vedere un’alba o un tramonto“. E l’effetto che fa. E la luna continua a fare l’amore anche senza calze per una vita intera. La vita è una ragnatela, con i nostri incontri fatti e da fare. Decisioni, destini nei quali “impastarci” oppure no. Souplesse. Tramonti e albe. Bevo. Mi disseto. Porto un libro a casa. La luna è piena. Sarà più dolce la lettura. Sarà miele e latte il risveglio.

Buonanotte.

Domenica 26 luglio

Atrio Porta Nuova Torino.foto Romano BorrelliTorino,  città a portata di turisti. A Porta Nuova, fin dal mattino presto vanno in onda le partenze con saluti “ripetuti”. L’atrio è colmo di gente in partenza.Giù, al Sud. Angolo molto feeling-home. La banchina del binario 6 si riempie in un attimo. Soffia di tanto in tanto un vento, quello della storia, delle storie. La freccia è quasi pronta. Sta per schioccare. La prova porte, i fischi ripetuti del ferroviere, hanno l’effetto di strozzare di continuo caldi abbracci e tenerezze. Peccato.  No, non è una pubblicità per il Mulino Bianco. Una manciata di minuti per le prove e poi, “Il treno ha fischiato” (un’opera letteraria?) e cosi il ferroviere: il treno lentamente si è fatto strada Porta Nuova Torino.foto, Borrelli Romanoe finalmente tutti si sono salutati. In centro, a Torino, vanno in onda gli arrivi. E per questi ultimi,  Palazzo Madama, Reale, Egizio, le mete più  gettonate dai turisti. Le rilevazioni sui consumi dell’acqua dicono che sono 180 mila i torinesi che hanno lasciato la citta in questo week- end di questa estate considerata la più calda degli ultimi 150 anni. Come dicono i metereologi,  con picchi superiori a 5 gradi rispetto alla media. Un’estate calda ma non come quella del 2003. Almeno per durata.Foto Romano Borrelli.Torino.Tabellone Porta Nuova In ogni caso, da domani afa e temperature bollenti a parte qualche sporadica pioggia, su, al Nord. Questo per quanto riguarda “il collettivo”. Per quanto riguarda le domande poste sul blog ….bhe’, provate ad immaginarvi che molto probabilmente “la giovane suorina” avrà espletato le sue funzioni quotidiane  e riposto in un cassetto il pane avanzato dal pranzo; lo avrà avvolto in un tovagliolo rendendolo adatto al consumo di una cena frugale di comunità, da condividere con Anna e Gioacchino. Il resto, proveremo a raccontarlo strada facendo. Em, scrittura facendo. Poi pomeriggio e tramonto e sera. La notte intanto si avvicina con una gran voglia di sfilarsi di dosso le calze in una “prova d’amore”  senza tempo…restando, così, in attesa di un’alba. Amore: passione che travolge o incontro che permette di esprimere il proprio talento??

Prima campanella. E’ la scuola che suona

Porto Cesareo-Torre Lapillo, Lecce. Estate 2014. Foto, Romano BorrelliElogio del Salento, di Lecce, del buon caffè, del pasticciotto, delle orecchiette, degli ulivi, del mare, della spiaggia, di Santa Maria di Leuca, di  Otranto, Gallipoli e del suo movimento, dei tramonti e del dance around the world and sing la, la, la… e follow the sun..delle pagliette bianche e delle trecce in grande quantità.  Dal giornalaio Alberto una voce ne  ha riportato il treno sul binario,  treno pronto per un altro viaggio. Quello della scuola. “Un mensile da 22 euro”. Ecco, dal mensile ho compreso che domani è l’ora della scuola. Si ricomincia. Quindi, vacanze terminate. Diario, penna, blocco e foto ricordo al seguito. Domani in qualche scuola si presenteranno anche alcuni ministri del Governo. In ordine sparso. Ma con precisione. Matematica. Con la speranza che ci sia, la cattedra. E il professore.  Ci  saranno tram, in citta’,  che torneranno ad essere pieni, di gente e di zaini. In andata e al ritorno. Mamme intente a preparare panini e merende, affannate ma sempre presenti tra i labirinti dell’organizzazione domestica e bar che rivedranno i soliti abbonati alla pizzetta. Ogni posto a un lui, o una lei. Le scuole hanno loro. Scuole aperte.  Per tutti. Domani. Per 8 milioni che torneranno tra i banchi. Entusiasmo e per molti notti piu brevi, corti, dal poco dormire. Un assaggio  della loro presenza lo avevamo gia’ gustato nei giorni scorsi, tra recuperi ed esami vari. Ma da domani la cosa si fara’piu’ seria.  Per domani, oltre i bidelli, anche i tecnici all’opera. Chissà in quanti si saranno dati da fare per mettere a posto gli orologi, sincronizzandoli con le campanelle….ormai è quasi oraLecce, 26 agosto 2014. Caffè Quarta. Foto, Romano Borrelli della prima campanella. Questione di ore.In molti si ritroveranno, qualcuno sara’ rimasto indietro e pazienza. Si racconteranno tre mesi di piccola storia.  E’ la scuola che batte la sua ora e suona, la sua prima dell’anno scolastico 2014-2015. E allora, un buon anno scolastico a tutt* e per tutt* un fiore ben augurante, ricordando di avere tempo,pazienza e attenzioni ad ascoltare i richiami alle relazioni. Ragazzi che chiedono di esistere agli occhi di altri. Occhi che li riguardano.Foto, Romano Borrelli

Un bambino e la sabbia

DSCN2462

Tra un “piove, non piove”, corridoi e atri delle scuole aperti per  un’occhiata agli esiti finali, (ma esistono anche gli esiti on line) terza media alle prese con il tema con  quasi ventimila  coinvolti (su tecnologia, un’esperienza come una gita o un laboratorio svolto, un ciclo che si chiude e chissà,);   poi, un salto in biblioteca, piena come al solito. Gli unici posti liberi erano gli appendi abiti. Il resto, tavoli e sedie occupati e al gran completo. Come l’ultima volta che si era di passaggio. Sui gradini, appena fuori (o appena dentro, il che è identico) qualche studentessa prepara ad alta voce un esame di medicina. Forse genetica o chissà cosa. Potenza delle biblioteche. Luogo di incontro, luogo di studio, luogo di scontro con medie e conti che non tornano.

Poco più  in là qualcuno  ha abbozzato su un foglio un semplice dialogo tra la sabbia e un bambino. Foglio abbandonato, in solitudine, che non faceva neanche compagnia ai gradini e a quanti,per il troppo caldo non riuscivano proprio a studiare e avevano trovato posto sui gradini. Alcuni gruppi di studio, ben amalgamati, dentro, a sudare e studiare, sui banchi, in vista di qualche esame, altri, fuori, libri sulle ginocchia. Alcuni ancora in piedi, bicchieri in mano, intenti a scrutare il cielo e le previsioni dei quotidiani su Torino. Certo, “non ci sono piu’ le previsioni del tempo di una volta”. Cosi ricordando e cosi’ scrivendo, raccolto su me stesso, mi piego e raccolgo qualche granello di storia…

“Perché sei venuto a spostarmi da una parte all’altra con il tuo peso piuma?” Domanda la sabbia al bambino.

“Per imparare a camminare. Scalzo è meglio. Inizio estate, ancor più. Se inciampo, mi correggo e ne modifico  il movimento. Sai, quando tornerò in città e sarò cresciuto, mamma e papà mi porteranno da un ortopedico; dopo avermi visitato, la dottoressa  mi farà camminare lungo un corridoio dell’Asl, con i sandali nuovi, e così potrà  fare loro il collaudo alle scarpe. Così mi dicono.”

Perché sei tornato? “Quando terminano le scuole,  il mare rigenera. Aiuta e rinforza “le ossa”, il respiro e molto altro ancora.”

Perché continui a venire? “Per guardare l’orizzonte. Dicono che da qui l’orizzonte sia  magnifico. Il tramonto è bellissimo.  Devo fare le prove per metterlo dentro una tazza, per quando sarò grande. E allora sarà tutto mio. Dovro’ decidere solo con chi condividerlo. Ma avro’ tempo per pensarci. Per ora mi accontento di vedere cosa c’e’ di la’.” E dopo? ……disponibile a…..”stare bene”.

Immag001 (2)

Perché vieni d’inverno?DSCN3594[1] “Per vedere cosa ho lasciato l’estate scorsa.” Perché ritorni?

“Per ritrovarmi. Per ritrovarti,  perché sei soffice, morbida, accogliente  e se ti cado addosso nessuno di noi due  si sarà fatto del male. E perché sei sempre lì. Estate o inverno che sia. E poi perché sei…. moleskine… infinita. Ci si possono scrivere romanzi……. che non verranno mai letti.Dagli altri”.

Terra, sabbia, mare…esami, di maturita’, di vita. Certezza della terra di un periodo, gestito, in gran parte, ora dalla famiglia, ora dalla scuola…..mare, come inizio di una “instabilita”, molto …” avventurosa”.

Il tramonto in una tazza

Una lettera che fa scuola e  che merita una pagina.

” E’ bello poter pensare che ognuno di noi abbia una missione nella vita ed io sono alla continua ricerca di segni propiziatori, come li hai definiti, che mi facciano capire chi sono e cosa posso fare. Qual è il mio posto nel mondo. Credo che la storia di Suor Lucia possa ispirare tutti quanti su molteplici aspetti, laici e/o religiosi: il ruolo FONDAMENTALE dell’insegnamento e della scuola nella società, l’Amore per i giovani, il rispetto e la coltivazione dei propri talenti, messi a disposizione degli altri, perchè dobbiamo sentirci parte di una società e portatori di un contributo al cambiamento. E poi, ricordarsi sempre che c’è quel vuoto incolmabile, che non ci fa bastare a noi stessi e che dobbiamo riempire di spiritualità. Qualsiasi altro espediente risulterebbe illusorio e fallace. “

DSC00574
Torino. Piazza Vittorio (pubblicità Generali). marzo 2014.

E’ una delle tante considerazioni arrivatemi via mail. Una bella lettera, degna di una L 28.  Non si commenta, perché contiene tutto. Una di quei pensieri che meriterebbero di portarle ” un tramonto in una tazza”.

 

Si, la storia di suor Lucia, mi è piaciuta, come mi era piaciuta quella di Torre Giuseppe, (con gli auguri per i suoi 98 da parte di Fassino, e quindi della città di Torino) di Corapi Antonio, di Angela la partigiana.……e altre ancora. Provare ad ascoltare le storie e lasciarti coinvolgere. Tante storie, tanta realtà, a volte complessa. Come quando misi un articolo contenente  le istruzioni per la richiesta dei sussidi di disoccupazione. Mai avrei pensato di ricevere tantissime mail con situazioni davvero complicate. Storie di persone.

L’amore per i giovani…Sul comodino “riposa” un libro, anzi a dire il vero, ne riposano due. L’infinito viaggiare, di Claudio MagrisLettera al padre, di Kafka.

Il primo è quello a cui sono affezionato. Forse per una questione di maturità, di tema, di scuola, di ragazzi che si apprestano a compiere gli ultimi viaggi, a scuola, dopo cinque anni.  Libro che ha viaggiato con me e continua a viaggiare. Spesso.  Insieme abbiamo conosciuto la bellezza del viaggio in tutte le condizioni atmosferiche: caldo, freddo, aria condizionata, a volte il gelo, treni, scompartimenti, sale d’attesa, passeggeri, mare, spiagge, ombrelloni, Sud, albe e tramonti, notti, mare, Alpi, e albe. E tanta  grande bellezza. A volte ha avuto un posto tutto suo, nello scompartimento, come un passeggero a tutti gli effetti. Non poteva certo “accomodarsi” sul semplice tavolino. No. aveva bisogno di altro. Una volta comprato e iniziato a legge  viaggia,  e stabilisce un patto, con il lettore. Forse di essere guardato, letto e capito. Pagina dopo pagina, giorno dopo giorno. E’ un bel libro.  E poi, diciamoci la verità: quando gli occhi si posano sopra il titolo, provi un misto di gelosia ma anche di felicità. Una grande bellezza, va scrutata. Con discrezione. Con alcuni capitoli dell’intero corpo della lettera davvero interessanti. Il libro, quello, che è stato  anche di una maturità. Quella dello scorso anno. Nella scuola, forse, qualcuno avrà cominciato a contare quanti giorni mancano. Alla sua conclusione.  Per altri, son sicuro, non è così. Dalle cronache cittadine, intanto, scopri anche spaccati di realtà piacevoli, come chi rinuncia alla gita per dedicare qualche giorno al volontariato o chi va a portare letteratura e poesia a chi vive la sofferenza del carcere.

Tornando alla lettera, invece,   dice tanto; di amore per la  scuola e giovani.  Quando la campanella suona e i ragazzi entrano a scuola o consumano i loro intervalli o escono, insieme al loro carico di studio e di libri, bhè, trasportano anche tutta la loro la grande bellezza:  la vita. Insegnamenti, stili di vita, educazione e non soltanto,  nozioni. Portano con loro valori e chi li ha instillati. Educatori, insegnanti.   (anche se a volte, l’esuberanza…diventa tanta, questo, onestamente, bisogna ricordarlo). Ecco perché a mio modo di vedere i ragazzi insieme alla scuola sono la “grande bellezza“. Portano “orme” all’interno delle quali si sono inseriti. Ognuno ne ha una propria, da migliorare, come tutti, del resto.

DSCN3337
Spiaggia. Salento. Tramonto. Tra Porto Cesareo e Torre Lapillo (Lecce). Estate 2013

Chi pane e politica, chi una primavera, chi una tazza con dentro un tramonto e chi nella tazza vorrebbe vederlo, il tramonto; chi corre e chi rincorre amore e amori, chi li giudica impossibili e chi fa il tifo per le cose impossibili;  chi il lavoro, saltuario, e chi pensa continuamente al lavoro e non in maniera saltuaria, chi concentrato al recupero per una maturità e chi la scoprirà, forse, quando tutto sarà finito senza rendersi conto che poteva essere più di un passeggero in questa grande bellezza che si chiama scuola.

La campana suona. Con in testa la maturità e in testa di tanti “Iolavoro”, un’occasione, a Torino, per lasciare un curriculum e sperare nella sorte. Quando un biglietto, anzi, un curriculum, puo’ cambiarti la vita. Un tentativo di togliersi il gesso di dosso in una scuola ingessata.