Mentre la storia di Lucrezia Borgia (la mia ultima lettura, di Maria Bellonci, Oscar Mondadori) lentamente si dipana, pagina dopo pagina, per avviarsi alla conclusione, lungo le strade tra Ferrara e Roma, ovvero “Emilia e Flaminia, l ‘acqua, nella capitale scarseggia e i “nasoni”, le fontanelle in ghisa sparse per la città eterna, potrebbero presto chiudere per alcune ore. “Il lago di Bracciano, riserva idrica della capitale si è assottigliato di un paio di metri e cosi un milione di romani potrebbero restare a secco in alcune ore della giornata”, così si sente dire, parlare, quando si introduce il tema, acqua, emergenza siccità, emergenza Roma. Intanto riprendono forma per le vie, di alcune citta’ del Sud, immagini proiettate dalla tv, le autobotti e il commercio dell’acqua. Rammentano le autobotti del Salento, quando quasi ogni abitazione era dotata di una cisterna. Per noi bambini l’arrivo dell’ autobotte era sempre una festa, ennesima modalità di gioco e divertimento, in aggiunta alle interminabili altre che aprivano e chiudevano la stagione estiva, rottura dell’ordinario, entrata nello straordinario piuttosto dilatato. Tutti a bere quell’ acqua fresca nei bicchieroni, dal nome particolare, “bucala o ucala” e tutti a spostare ora di qua ora di la’ il manicotto tra un albero e l’altro quando la cisterna era ormai colma e bisognava pensare alle piante del giardino, data l’acqua in eccesso. Anche loro, le piante, presumibilmente, in festa, al solo sentire il rumore e quel profumo caratteristico dell’acqua, in estate, quando si riversa in zone di terra secche e rosse da mesi. La parola d’ordine, oggi, e’ razionamento. Purtroppo. Penso a Villa D’Este e tutte quelle bellissime fontane. Quanta bellezza. Elementi naturali, fuoco prima, con incendi e devastazioni di ettari ed ettari di terra in fiamme, paragonabili ad intere città come Torino, Milano, Firenze. Devastazione prima, e acqua ora che scarseggia e che entrambi i temi e le emergenze impensieriscono fortemente. E’ come se mancasse l’intero lago di Como! Gente che torna in preghiera, ora. Intanto si attribuiscono responsabilita’ e ci si avvia allo stato di calamita’. Una corsa contro il tempo, per trovare soluzioni o per una “pioggia” a… “pioggia” su quasi tutto il territorio nazionale. Colpa delle condutture colabrodo per altri. Colpa dell’inquinamento per molti. Responsabilita’ di tutti, nelle piccole azioni quotidiane, wuando lasciamo andare l’acqua senza attribuire ad essa alcun valore. Il pensiero dell’acqua mi riporta ad Assisi, all’affresco di Giotto, alla fonte, a “sora” acqua. San Francesco, vicino alla sorgente. Acqua che lava e purifica. Sempre. Occorre subito un’inversione di rotta, modificare i consumi, usare accortezza e non sciupare l’oro bianco”, prima che sia troppo tardi. Il razionamento è imminente e il termine, razionamento, non prospetta nulla di buono.
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Buongiorno Roma
Sveja sveja. Roma vista dall’alto di una terrazza ha qualcosa di simile al mio Salento.Mi affaccio con una tazzina di caffe’ in mano e ammiro il panorama della citta’ eterna. Oggi e’ la giornata dei musei gratis. Allora, armiamoci di fazzoletti, aspirine e andiamo.Buongiorno Roma. Un salto velocissimo a Termini, mazzette di giornali e biglietti bus e una sbirciatina alla stazione. A due passi da qui ci sono le Terme di Diocleziano.
Ci vado. E poi un po’ qui un po’ la’.Presso l’Altare della Patria e’ stato posizionato un ascensore panoramico.Il costo e’ un po’ caruccio ma pagare quei sette euro ne vale la pena. Roma!Da quassu’: grande!bellezza! La contempli tutta.Ridiscendo con gli occhi chiusi per la paura. Ma l’ascensore non ne incute davvero. A due passi la basilica di San Marco e’ visita obbligata per gli studi trascorsi e per gli studenti che dovranno sorbirsi questa visita fuori…programma ma da programma: il Giubileo non solo e’alle porte na le aprira’!Misericordia! E ancora per lo stesso tema la Basilica di San Clemente e quella di Santa Prassede: i cicli dei mosaici sono davvero un incanto.E poi, non sono venuto qui, a Roma, per una bella ripassata da offrire agli studenti? E ancora mostre e Campidoglio, via del Corso, Monte Citorio e Palazzo Chigi che un tempo destavano tanta passione. Poi piazza di Spagna, -Trinita’ dei Monti insieme ai ricordi dei numerosi Capodanno, Pincio e bandiere rosse sotto piazza del Popolo…e poi e poi ….