Roma, h.7.45, metro, direzione Battistini. Fermata: Cipro, Musei Vaticani.
H.8.00 Musei Vaticani. Pensavo di essere uno dei primi, questa mattina, alle 8, e invece…E invece è successo che non soltanto in molti, avevano fatto lo stesso mio ragionamento, e quindi, in coda per accedere ai Musei Vaticani eravamo davvero TANTISSIMI, ma, sulla corsia di destra eravamo ripetutamente sorpassati da chi la prenotazione l’aveva fatta su… internet! Sembrava di essere sull’autostrada, io, una piccola panda superato da altre cilindrate. Per fortuna avevo portato da leggere, non uno, ma due quotidiani, cosi, tanto per…Nel frattempo, intorno, si creava un bazar ad itinere: c’era chi cercava di vendere di tutto: acqua gelata a due euro, biglietti supera code, biglietti senza supera coda, guide di Roma, biglietti di ogni tipo, barzellette per intrattenere…Poi, qualche poliziotto o vigile ripristinava lo status quo. Ma erano solo momenti. La fila era lunghissima e controllare tutto è davvero non facile. Sulla destra intanto correvano quelli col “telepass”. E non uno, ma…altre folle oceaniche muniti di lascia pasdare stampato. Beati loro, ho pensato.
Come che sia, raggiungo il portone d’ingresso dei musei alle 9 e 15. Biglietto, audioguida e pinacoteca il primo obiettivo. Si, d’accordo, c’ero già stato, ma, come si fa a non tornare, magari esigendo da se stessi più attenzione, magari muniti di penna e blocchetto? E poi, l’arte, davvero non ha prezzo. Perché così mi sono palesato questa volta, munito di tutto punto. Giotto, e il trittico,
Perugino,
Raffaello,
Caravaggio…e giu con appunti. Alle 12, come da scuola, intervallo, un caffè, veloce, ecologico (presumo bicchiere di carta paletta riciclabili, e allo stesso tempo, un pochino “amaro”: si, un euro e 20 mi è sembrato davvero…ripeto, l’arte non ha prezzo, ma questo, con l’arte poco ha a che fare!).
Restiamo in tema, dopo il caffè andato “di traverso” via verso tutte le altre bellezze qui presenti per approdare poi alle stanze di Raffaello, le stanze dei Borgia con i capolavori del Pinturicchio, il pittore appunto dei Borgia, (queste mi erano “scappate” nelle altre visite, eppure avevo interesse a vedere la ragazza dalle sembianze di
Lucrezia Borgia e la Madonna col viso, si dice, di
Giulia Farnese, e ovviamente,
Alessandro VI Borgia e suo figlio Cesare) e la stanza della segnatura di Raffaello, la Cappella Sistina. E qui si è concluso il secondo tempo della visita. Meraviglia delle meraviglie. Trovato un posticino dove sedermi lo difendo con tutto me stesso per un’ora circa. Le figure rappresentate sulla parete dal grande Michelangelo nel suo Giudizio sono 300 e per osservarle e studiarla davvero tutte occorre del tempo, tanto…Per trovare tempo?Bhe, qui si che si potrebbe lavorare…