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28 novembre

 

Torino, 28 novembre 2014, piazza Statuto. foto, Romano BorrelliTorino, 28 novembre 2014. Piazza Statuto.Torino,28 novembre 2014, Porta Susa. Foto, Romano Borrelli Una bellissima piazza. Normalmente, sotto il profilo meteorologico (tempo stabile, secondo il barometro di “Bernacca”),  la piazza è piena: turisti, torinesi, mamme, nonni, famiglie, cani al seguito. In questo momento, imprecisata ora, sembra notte. Piazza deserta. Monumento lucido e palazzi lavati. Panchine vuote. Tutte. Libero accesso, come per il sapere, per internet…per corpi stanchi o desiderosi solo di riposarsi e pensare, ammirare, sedersi e lasciarsi scambiare per una icona della malinconia. Non è così.  Il desiderio è solo quello di godersi  in un momento questo spazio vuoto e sentire il rumore dell’acqua che picchietta sopra l’ombrello. E della fontana al fondo della piazza. Sembra il mare d’inverno.Senigallia, 28 novembre 2013 foto, Romano Borrelli In solitarietà. Si avvicina una persona anziana, meglio dire, saggia, del luogo. Si siede. Mi domanda come sta, lui. “Come sto con questi capelli? Sai che non li tolgo più? (si, tolgo). Sono tre anni che non li tolgo. Secondo me sto bene e loro pure. Che ne dici?”

Si, gli rispondo che sta bene (si, si, sta bene) e che loro, i capelli, così, anche. Stanno tutti bene. Gli dico  anche che  per farli stare bene e ancora meglio, dovrebbe imparare a coprirli, almeno andare in giro, oggi, con un ombrello. Difatti, ne e’ sprovvista. E anche senza cappello. Mi risponde che non fa nulla, dovrà fare solo una visita veloce, programmata, da queste parti. Quindi, in mancanza di specchio, reclama il mio giudizio.  Ottenutolo, si alza, mi saluta e prima di andar via, recuperando la sua strada, mi chiede gentilmente 100 lire. “Cento lire?” gli domando. “Si. Cento lire”, mi risponde. Gli domando se per caso voleva dire “un euro”, ma, con  risolutezza, risponde ancora 100 lire.

“Cento lire, due corse. Una, andata, una ritorno. Sarebbero sufficienti 90, per la notturna. Meglio 100, pero’, di  90.Una per andare e spolverare qualcosa di quella quotidianità che ho tralasciato, riprendermela e tornare qui. Non qui, in piazza, ma qui. Sai, leggo il blog, alcune pagine….”. Lo guardo allontanarsi, lentamente, ma con tanta voglia di correre, avanti e indietro, molto velocemente.

http://www.torino.poesia. it, o forse solo tanto TFF…

Ai suoi piedi c’era  una pozzanghera. Una pagina strappata…e tanta voglia di recuperarla. Solo chi vuole si infinita davvero.

Torino, 28 novembre 2014, Piazza Statuto. Riflesso. Foto, Romano BorrelliE’ già sera. Piove copiosamente da ore. Un giro sotto la pioggia, in centro. In piazza Castello alcuni ragazzi festeggiano un compleanno. Ottima idea. Un piazza bagnata, sotto le luci. Dimenticavo, prima che si spengano le luci e si faccia nuovo il giorno: tanti auguri.

Ps. Lo voglio aggiungere anche nella pagina. Auguri ad entrambi, alla saggezza, “persona dalla giovinezza enormemente giovane” e alla ragazza che ha festeggiato il suo compleanno.Torino 28 novembre 2014, piazza Castello. Foto, Romano Borrelli

Ps. 2. Tornando sui miei passi, il resto della città si fa calpestare molto bene, e si fa anche vivere, come è giusto che sia. La facciata del Comune di Torino,Torino 28 novembre 2014, il Municipio. Foto, Romano Borrelli bellissima, tra l’altro, a quest’ora della sera, sotto la pioggia, suggerisce qualche riflessione sugli incontri del mattino. E di rimando in rimando, a Simone De Beauvoir e al suo pensiero sugli incontri. Quando si incontra una persona nuova, le possibilità che quella persona ci faccia del bene oppure del male sono equamente divise: fifty-fifty, diciamo così. La prima alternativa è la migliore. Proteggendosi, e scegliendo la seconda, ci si priva di una infinita serie di possibilità. Una saggia che vorrebbe 100 lire, per tornare indietro e riprendersi qualcosa e la ragazza, fresca di compleanno. Mi sarebbe piaciuto farmi assorbire ancora un pochino, da queste due storie. Peccato la pioggia, che frena. Entrambe sono storie che parlano di futuro e al futuro, anche senza esplicitarlo. Entrambe hanno tanta voglia di viverlo, il futuro, togliendosi di dosso quella paura che frena. Come la pioggia, per fare un esempio. E allora si resta in attesa, magari di un cenno, di un altro sorriso. Aspettando Godot?

 

 

 

San Valentino. Auguri a tutti gli innamorati. Di tutto.

14 febbraio. San Valentino. Festa degli innamorati.

Di tutto. Di tutti. Da una Torino imbiancata, non saranno i fiocchi di  neve, copiosi, a bussare alle vostre palpebre, ma lo sguardo della vostra amata, del vostro amato.

Amata magari ancora da venire, chissà residente in quale posto, se in città o in montagna, o, magari, al mare. Amata da venire, ma esistente, dolce come il “miele”, come tutti questi dolci esposti in vetrina.

E dell’idea che amate.

“continua, un amore lungo come una tartaruga..”

Auguri a tutte, auguri a tutti. Buon Capodanno.
Buon anno 2009 a chi ha gli occhi a mandorla, a chi li ha nocciola, a chi li ha
azzurri, o di color diverso: buon anno a tutti questi occhi che avranno visto altri occhi con la pace nei loro cuori….

buon-2009

occhi-diversi