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Non ti scordar mai di me

Se fossi qui con me questa sera
Sarei felice e tu lo sai.
Starebbe meglio anche la luna,
ora piu’ piccola che mai.
Farei anche a meno della nostalgia
Che da lontano
Torna per portarmi via
Del nostro amore solo una scia
Che il tempo poi cancellerà
E nulla sopravviverà.

Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non è un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della più incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.

Forse è anche stata un pò colpa mia
Credere fosse per l’eternità.
A volte tutto un pò si consuma,
senza preavviso, se ne va.

Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non è un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della più incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.

uhuh Non ti scordar…
uhuh Non ti scordar…

Non ti scordar mai di me,
di ogni mia abitudine,
in fondo siamo stati insieme
e non è un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me,
della più incantevole fiaba
che abbia mai scritto,
un lieto fine era previsto e assai gradito.

di Giusy Ferreri

catepol
catepol

Non Ti Scordar Mai di Me di Giusy Ferreri (Mp3 interpretata da Catepol)

IO non mi vergogno.

Io non mi vergogno di essere un dipendente pubblico, così come non mi sono mai vergognato di appartenere alla classe operaia, di mangiare un panino con i rumori assordanti di una fabbrica, in un posto chiamato cella, che era un riquadro riservato agli operai durante le pause che non si recavano in mensa. Gli odori nauseabondi erano una sorta di condimento. Non mi sono mai vergognato di avere una tessera sindacale Fiom che per me andava mostrata con fierezza e senso di appartenenza. Non mi vergognerei oggi di dire che lavoro per la pubblica amministrazione. E, non mi vergogno di guadagnare meno di mille euro, ma mi vergogno al pensiero di constastare che in Italia migliaia di persone non li guadagnano nemmeno, o non guadagnano affatto, e non sono considerati da nessuno. Mi vergogno perchè si è raggiunta una tale situazione che molti pensano di non essere niente e nessuno: rifiutati dalle banche perchè non guadagnano e non hanno possibilità di avere un prestito, un mutuo, niente; un futuro negato a milioni di persone lavoratori e non. Mi vergogno perchè l’amore nelle canzoni non ha barriere, mentre i soldi, la mancanza di lavoro continua a costruirle. Qualcuno si vergogna del fatto che oggi il debito pubblico ha raggiunto il suo record storico. Vi è qualcuno che si vergogna per averci lasciato in eredità tutto ciò? Vi è vergogna per avercela “menata” per venticinque anni con la storia del: si deve privatizzare, si deve liberalizzare, si deve esternalizzare. Qualcuno si vergogna di ciò? Basta con gli slogan e con le offese alla dignità dei lavoratori.

Andare è bello, ma…..(continua).

L’incontro e la sensibilità mostratami da una giovane coppia ha fatto si che non pensassi a come la superficialità abbia preso il sopravvento nella nostra società. Tutto è divenuto così veloce, ed anche i sentimenti, vengono banalizzati. Spesso i ragazzi sono oggetto di statistiche, di inchieste solo in quanto “consumatori” e per tale motivo ci si adatta a considerarli superficialmente. Un paio di giorni fa mi aveva stupito un’inchiesta di uno psicologo, che considerava come uomini e donne si convincano sempre più che  “i meccanismi dei rapporti di coppia siano quelli dei media generalisti e si stupiscano quando nella vita reale non accadano le stesse cose“.  Così, non soltanto si consumano più ore davanti alla tv, a vedere balletti, veline e troniste, ma si parte in maniera errata anche nelle relazioni sentimentali. I film, la tv, rendono normali situazioni impossibili (soltanto a fin di share e relativo ritorno pubblicitario) e spesso molte relazioni falliscono proprio perchè non condotte secondo gli schemi proposti dalla finzione. Eppure, la finzione dovrebbe già dirci che “siamo alla ricerca di un qualcosa di impossibile, e che la nostra struttura mentale lo ricerca, come per una evasione“. Oggi quasi tutti pensano che la relazione di coppia deve essere come quella dei film. Perchè, anche in qesto caso, a pochi interessano i valori? Ma, davvero è il trionfo dell’egoismo? Perchè deve essere tutto così esageratamente finto, banale? Dai ragazzi di “plastica”, alla finzione del cinema, alla ricerca dell’amore secondo gli schemi proposti dai media dove la vita non regge “il confronto con la finzione”, alla mancanza di solidarietà, alla mancanza di una coscienza sociale prima e politica poi?

tiromancino-video

Oggi, sono stato un’ora a distribuire “pasta e panettoni” secondo lo schema GAP (Gruppi di Acquisto Popolari), e mi domandavo come mai non fioriscono, non si incrementano soluzioni di questo tipo in un’epoca di aridità da tanti punti di vista, qual è quella che stiamo vivendo; ma, davvero c’è un vuoto di valori che comprende tutto, anche i sentimenti? Dopo aver letto e riletto quell’indagine che ho menzionato sopra, mi domandavo: ma possibile che anche l’amore non funziona più, se non amo come al cinema? Possibile che a nessuna ad esempio possa interessare una cena al circolo dei lettori con lettura di libri e musiche di sottofondo? Mi pare incredibile, davvero. Ma ho paura che anche chi ci consiglia di consumare sposti un problema: ma in un periodo di crisi economica, con pochi soldi e molti con le tredicesime ridotte, perchè un problema oggettivo deve essere spostato sul lato psicologico?

Ecco perchè l’incontro di stamattina con quella giovane coppia è stato per me un soffio di speranza.