L’autunno entra prepotentemente sulla scena, mentre dalle finestre una musica risuona ancora, da ieri, “29 Settembre”. E le note “seduto in quel caffè” hanno lo stesso gusto di ieri, di oggi, e lo avranno ancge domani, anche se a cantare sono due capigliature differenti: quella del grande Lucio o quella del Principe Vandelli. Perche le cose buone, sono per sempre. Una delle poche certezze in questo tempo centrifugato. Gia’, perche’ a parlare di cafe’, viene in mente quello Hag, un pochino amaro, per i dipendenti e per una storia di “delocalizzazione”. Alle “porte” di Chieri. Settembre sta per lasciare la scena, e come un rito di passaggio consegna definitivamente l’estate, il mare, le vacanze, all’album dei ricordi. “Bye bye”. Annalisa, con la sua canzone, ha fatto innamorare e cantare milioni di italiani, scalzi, sulla sabbia, in riva al mare, in discoteca, in casa, e forse l’estate la ricorderemo anche per questo. Un’ estate in viaggio. Le giornate, ad ogni “numero” del calendario “strappato”, lentamente si accorciano e viceversa le campanelle della scuola ci consegnano un orario provvisorio, “quasi definitivo”. Piccoli ritocchi in corso d’opera. Molti eventi nella nostra città, alcuni terminati, come Terra Madre e altri, (ancora per poco), in via di chiusura, come Torino Spiritualità. Con una fetta di torta in mano e due gocce di spumante,e profumo di castagne alle porte, festeggio il compleanno di mio padre. Alle soglie del 1 Ottobre.
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Settembre
Settembre, ha un sapore dolce, con un certo retrogusto particolare, un pochino come capita per le canzoni di Lucio, giusto 20 anni senza di lui: canzoni dolci, un pochino tristi, ma belle, al sapore di latte e miele. 20 anni senza Lucio. Quel giorno rientravo dalle Cinque Terre, e nel farlo, dalla stazione a casa, M, tutta bella abbronzata, con i suoi occhi a fessura, capelli lunghi, fronte alzata con addosso i profumi dell’estate mi indicava le finestre, aperte, e da ciascuna di quelle, quasi in contemporanea, uscivano note di ogni sua canzone. Reclinando il capo, prendendomi la mano, si mise a canticchiare, emozioni, al ritmo di un’avventura un pochino lunga. Avevamo la chitarra, tra le mani, con la canadese. Tre giri, e Battisti e’ il primo che si impara a suonare. Settembre, e il mondo delle canzoni è pieno, a scorrere il mese, almeno fino al 29. Di settembre. Abbronzatura che resiste, altra che lentamente sparisce, complice qualche maglioncino che copre e ricopre. Settembre che ha come compito quello di portare la novella, di segnare il passo, nell’ annunciare l’imminente autunno, e nel farlo, punta i suoi piedi ben fermi nell’estate, che apre con un Collegio docenti e continua con suoni di prime campanelle. L’estate sta finendo, certo, ma intanto ombrelloni aperti resistono su qualche spiaggia della nostra penisola. Sui bus e dai bus, la vita riprende lentamente: un uomo, con palla da rugby in mano, predica, e inveisce, contro tutto è tutti. Un altro, ha guanti pesanti, e parla da solo…