Dopo pranzo natalizio, le strade della città faticano a rianimarsi, al contrario, registrano il tutto esaurito cucine e sale da pranzo, tra tintinnio di posate, schiamazzi, canti natalizi e canto di Natale. Il tempo è simile novembrino ma con effetto lucido sulle strade e la neve che avrebbe reso il tutto più magico, chissà dove è così come Babbo Natale, ritiratosi in qualche sua residenza. Alla stazione poche partenze e arrivi almeno nel pomeriggio e molti gli schiamazzi di gruppi di ragazzini, immagino vogliosi di rimettersi sui libri. Il pomeriggio scivola via, velocemente….verso il 2 tempo sulle tavole imbandite.

Natale
Loro
non hanno nemmeno l’asino e il bue
solo il freddo fiato di un Natale qualunque.
Il più fortunato ha una tendina da campo
ed è già dunque un ricco sfondato.
Due sono arrotolati nei cartoni
un tubo ripieno di dignità umana
(che li puoi prendere a calci facile
o magari dare fuoco…)
Intanto nella vetrina lì accanto
inutile tra inutili gadgets
Elisabetta regina di bachelite
fa ciao ciao con la manina.
Natale è anche questo….
Un augurio di ogni bene
angela
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