Pare sia approdato nella terra più gettonata dell’anno: la Puglia, il Salento, con il suo mare e la sua terra, colori e profumi e un cappello colorato alla pescatora sulla sua testa. Puglia, meta scelta da moltissimi italiani per le vacanze un pochino “in lavatrice”, a dire il vero, ristrette, come gli indumenti quando si sbaglia candeggina, condizioni economiche, causa di tutto, inflazione importata, effetto trascinamento, costi energetici, e “diciamolo”, mancanza controlli stile conversione lira euro. Fanno la parte del “leoncino”anche residui di paure covid anche se la parola d’ordine, a guardare un breve tratto di spiaggia e mare, sono i libera tutti con i balli pomeridiani in costume, tra chi cerca un centro di gravità permanente, come nelle favole, a chi vorrebbe che a far l’amore e comincia tu e la vita senza amore dimmi tu che vita è….e la gente balla e canta e batte i piedi, avendo mani impegnate ma son sicuro che ne avesse di più di mani e braccia in ognuna di quelle son certo avrebbe un bicchiere per brindare alla tua salute, caro agosto che arrivi, caro luglio appena andato. A dire il vero cari mesi, vi somigliate molto, come giugno, nel vostro caldo africano dai nomi apocalittici che vi hanno appioppato sempre in dirittura d’arrivo. Sembrate molto ai vostri lontani parenti del 2003 a dire il vero, anzi, forse un pochino più imbruttiti nel vostro caldo. Non so come faremo e non so come faranno, in molti, nella loro campagna elettorale, da qui al 25 settembre. Vedremo.

Luglio si è chiuso con la tragedia delle sorelle scomparse, Giulia e Alessia, a Riccione. Unirsi in preghiera e un senso di vicinanza al loro papà e mamma è davvero quel poco che si possa fare.