Caro sig. Ministro dell’istruzione….

Si poteva…Signor Ministro. Per una traversa o palo che si voglia considerare, non ho portato in rete un goal che avrebbe significato per me, la qualificazione ai mondiali di calcio, ovvero l’accesso all’orale per diventare docente di A046.Si poteva prevedere la sufficienza come requisito “sufficiente,” per accedere all’orale della classe di concorso A046, e invece è stato deciso il 70. Sono uno di quelli che per una sola domanda non ha superato il tanto agognato concorso bandito. Iscritto nel luglio 2020, ricordo la trafila per accedere. Una laurea, il piano di studi non sufficiente per alcuni crediti (meglio, c’erano ma la disciplina non era esattamente quella richiesta (avevo diritto costituzionale italiano e comparato che era opzionale a pubblico durante il corso di laurea ma non per il concorso. Avevo tributario ma non commerciale. Ho dovuto provvedere a quelli e ai 24 cfu richiesti, provvedere a quei 2 esami, da 12 crediti ciascuno e ancora, e ancora e ancora che non sto a scrivere. Ora, ogni notte, benché sia passata una settimana esatta dall’esito, sogno e immagino quella sola domanda mancante ma che era un compito sufficiente e oltre per superare lo scritto e accedere all’orale. Se non sono sogni, meglio, incubi, per una pagina finale non scritta, è un bus quotidiano che mi rinnova il dolore: il suo numero infatti è identico al risultato ottenuto nella prova. Non posso farne a meno di salirci, l’alternativa è recarmi a scuola-casa a… piedi. E a piedi ci son rimasto, dopo tutta la strada e le scarpe consumate per giungere alla partecipazione del concorso ordinario.. Esami, lauree, cfu. Anni di studio e studi e rinunce. E ora? Sogno infranto. Chi ha fatto palo o traversa? Direbbe Fantozzi aggrappandosi ad una finestra in uno dei suoi bei film. E scopro che quel cazzotto l’ho beccato io, poi. Perché stabilire 70 dato che, per me, la strada per il concorso straordinario non è fattibile? Come dire: “per te, mister concorso finisce qui”, un pochino come lo era per te miss Italia finisce qui. Insegno inoltre da anni su altra classe di concorso dove “niente di nuovo all’orizzonte”. A piedi anche qui. Peccato. Quanto rammarico per quella domanda. Ma perché, cari ministri, caro ministro, quel 70? Mi serviva, ci ho creduto, ho studiato. Si poteva prevedere 60 e invece… Ora appartengo ad un gruppo numeroso, che ha fatto palo o traversa, e che si è beccato un cazzotto. Mi sento come quel lottatore esposto a Roma, museo Massimo, a due passi dalla stazione Termini.

chissà.. devo continuare a tenermi questo dolore?

Un ricordo per Luana

Sono a Roma per alcune iniziative culturali ed un convegno. Nel tempo libero però ho cercato “il Parco delle Energie” ex Snia per andare a vedere il sorriso di Luana, “comunicato” su di un murales, in zona Prenestino. Da quelle parti sferragliano da anni 2 tram, il 14 ed il 5, mi pare giungano da Termini, se non ricordo male. Ai tempi delle manifestazioni per la pace ricordo che stavo in quella zona, Prenestino, ma non avevo mai sentito di quel parco, delle energie ex Snia. Il Presidente della Repubblica recentemente ha ricordato Lorenzo, ragazzo morto a gennaio, ultimo giorno di “stage”, “ex alternanza scuola lavoro” ora “pcto” e Luana, giovane lavoratrice morta durante il lavoro un anno fa. Ricordati entrambi dal Presidente della Repubblica, il primo maggio, festa del lavoro e dei lavoratori, “senza il festeggiato”, però. Lavoro sbiadito, scomparso, sommerso, invisibile, frammentato, sottopagato, a chiamata, poco degno….Ne ho parlato molto, nelle classi, della centrita’ del lavoro e lavoratore, della dignità, della dottrina sociale. Di Luana, di Lorenzo. Di sicurezza. Comunque, non ho raggiunto il Prenestino come quel periodo in cui molto era “Not in my name”, con il 14 o il 5 o, come in tempi recenti, (anni) con un gruppo di studenti alla Caritas, a fare volontariato. No, ci sono arrivato con 2 bus, poi al ritorno, a piedi, fino a Tiburtina e poi metro. Il murales di Luana è stato facile trovarlo. Li nei pressi alcuni ragazzi giocavano a basket e una volta giunto ho sostato e rivolto un ricordo ed una preghiera a Luana. Più difficile è stato trovare il lago e onestamente pensavo più…conservato come luogo. Forse ci sono lavori in corso…chissà…

Festa della mamma

Non avrei potuto chiudere la giornata e riposto nel cassetto penna e foglio senza aver dedicato una riga di pensiero alle super eroine di sempre e non di oggi e non per oggi, solo. Le mamme, che ricevono un plauso e un grazie. Che ci hanno insegnato pazientemente a camminare e rialzarci dopo esser caduti. A riempire quei puntini per far fiorire lettere e letterine, e poi baci e testamenti, e cominciare a scrivere e mettere il cappellino ai riporti nei conticini e a dividere in sillabe quando le cose si fanno difficili e complicate e allora, anticipando quel che sarà la vita, risolvere prima le parentesi, poi le quadre e poi le graffe di quando sarà ancora più difficile, e ancora aggrapparsi alla maniglia del frigo e tutti in un ohhhh……Piccoli gesti, e sempre pronte a fare notti ed albe pur di aspettare i nostri rientri, quando certe notti dimenticavamo tutto. W la mamma perché davvero, è tutto molto bello. Come il primo giorno di scuola con lei si nostro fianco.

Sono molte le mamme cu va il mio pensiero, a cominciare dalla mia, e poi amiche, colleghe, vicine, lontane….Bello risentire la canzone w la mamma di Bennato mentre scorrono volti nella memoria di mamme. Per sempre.

auguri, mamma, mamme.