Spulciando tra le notizie dei vari quotidiani, come d’abitudine, prima di recarmi a scuola, nel portare con me “coss capita nel mondo” o come spesso diceva una ex collega “la pillola del lunedi’”, leggo con dispiacere la perdita di un illustre professore di economia, T.C. Ricordo le sue lezioni, subito dopo quelle, bellissime, di sociologia, e quella prima, di diritto costituzionale italiano e comparato, lezioni che avvenivano in un cinema nei pressi dell’università. Un cinema pieno, agli inizi di novembre, in coincidenza con l’anno accademico, e mano mano, diventare come il mare in certe giornate di bassa marea, con il pubblico degli studenti, ritrarsi, fino a restare in ascolto, in presenza, solo le prime file davanti al prof, in piedi, sul palco, poi,assistere al lento svuotarsi, “in pancia” e piena l’ultima fila, fino a maggio, dove cercavo di seguire, ogni tanto, per un inizio di miopia; ricordo il suo libro di testo, marrone, i vincoli di bilancio e curve di offerta e domanda…del resto, dei concetti, non ricordo molto, perché in realtà il corso, mio, era con l’altro prof, grandissimo anche lui, Siro L. Del primo ricordo che le sue lezioni erano davvero interessanti unicamente perché interessante era la mia vicina e compagna di corso, i suoi boccoli d’oro e il mare nei suoi occhi. Per il resto, al termine del corso, annuale, più che economista, diventai sociologo. In ogni caso, i fondamenti di economia politica, sono rimasti, e si che li ricordo. Da una piccolissima notizia ecco dilatarsi un mondo, un tram, arancione, piccolo, il 16, il Valentino, i palazzi che ci spiano nel tergiversare di noi studenti in attesa delle nostre lezioni, e intorno, fuori, la neve, a fare da cornice, nelle sere d’inverno, o nei pomeriggi divenuti sere ben prima del solito. Il fumo dei respiri contro i vetri del tram che li trasformano in bacheche social in un’era A.F. Però che bello, che bello quel periodo universitario, quelle mattine, quelle sere, gli appunti presi e quelli ceduti, i quaderni e le nostre bic. A parte tutto, al netto di molto, miopia crescente che belle, quelle oltre che interessanti, le lezioni del prof. Terenzio.