Devo dire la verità, non ho molto tempo per scrivere, perché la scuola e la burocrazia di questa mi toglie molto tempo, e soprattutto, l’organizzazione. Ma davanti ad uno striscione, indirizzato a chissà chi, si trova comunque la penna per scrivere e sorridere. “Ti voglio bene”. Chissà il frutto di chi. A proposito di frutti, una decina di cachi a terra, lungo la strada, ed un cartello: “una bella….”cacata”. Non ho fatto in tempo a documentare perché presto, avvolto nelle luci dell’alba. Mi sono ripromesso al ritorno di documentare ma…….purtroppo non era più bella come al mattino, ovvero una bella e sana cacata, ma la cosa, il cartello ed il pensiero, ladciati a chissa chi, hanno fatto sorridere, facendo dimenticare ben presto tutta la cornice del mio quadro. Rimetto la mano in tasca alla ricerca di una penna, recupero i ricordi tirando due calci ad un pallone, ed eccomi in rovesciata in un campo di calcio, un oratorio di qualche anno fa. Goal, braccia alzate, urlo liberatorio.