Roma, a zonzo per..

Lasciata alle spalle Roma e le vacanze romane non posso fare a meno di ricordare alcune puntate di luoghi già conosciuti ed altri a me nuovi.

Tra i primi annovero Castel S. Angelo, così maestoso, affascinante e ricco di storia, partendo dall’Imperatore Adriano fino alla sequenza dei Papi Rinascimentali, che in un modo o nell’altro lo frequentarono, abitarono, abbellirono. Ciò che più mi fa sorridere di più è il Passetto, luogo che unisce il Castello a San Pietro, utilizzato dai Pontefici come via di fuga nei momenti più critici e di pericolo. Ho provato a chiedere se percorribile, in gruppo, come visita guidata, ma purtroppo non è possibile. Per il resto una guida del comune, la presente è stata davvero paziente e professionale, dandomi la possibilità, con le sue spiegazioni, esaurienti, approfondite, chiare, di poter comprendere alcune cose a me sconosciute. Bravissima. Molto bello il passaggio a metà del castello, da dove è possibile ammirare buona parte di Roma cosi come sul terrazzo superiore, da dove una volta giunti, facile è riconoscere il Quirinale, l’Altare della Patria, la Farnesina, Monte Mario, il gazometro, la zona delle torri e molto altro ancora. A parte il caldo un venticello rende gradevole l’attesa qui sopra, la “stessa aria” che mi porterà a visitare altro luogo dove spiro’ altro vento che generò quello del’68 e la contestazione: Valle Giulia, raggiungibile con il tram numero 3. Ed è quello che ho fatto una volta lasciata alle spalle la visita al castello.

In serata, in tema di storia, non potevo certo farmi mancare la visita al liceo Giulio Cesare, cantato da Venditti.

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