Mi manca molto non poter andare al corteo del 1 maggio e poter rivedere amici, compagni di università, lavoro, amicizie datate e meno di lunghi percorsi e condividere quelle briciole di storia che pochi momenti di chiacchiere riescono a calare sulla tovaglia di un’amicizia, che in ogni caso, resta. Mi manca non poter comperare più le mazzette dei giornali e tenerle sotto il braccio mentre sfilano veloci gruppi tra partiti, movimenti, sindacati, associazioni, studenti e gente comune. Mi mancano quelle giornate dai titoli con al centro sempre il lavoro, i lavoratori, la sicurezza. Anche quest’anno, appuntamento rinviato al prossimo anno. Inizia a piovigginare e questa, in condizioni ordinarie, avrebbe rovinato il corteo e comizio finale. Non ci resta che attendere, un anno, e nel frattempo, rivivere quelli passati, nostri, dei leader, quando dai loro racconti uscivano dai loro armadi i vestiti più belli, indossati in altre occasioni, come il 25 aprile o ai seggi, per le votazioni. E farli rivivere, i ricordi, la memoria. (Foto, Torino, 1 maggio 2019).
