Corso Regina Margherita, il rumore di chj e intento a potare gli alberi, il gazometro che fa credere per alcuni versi di essete a Roma, il fiume ed Il toro posto all’entrata del Campus Universitario Einaudi di Torino che è come una scatola di ricordi: apponendovi la mano ed estraendone uno a caso ecco il rientro, proprio qui, dal viaggio di istruzione ” il treno della memoria” di alcuni anni fa. Appena varcato il confine e rientrati in Italia pareva di essere in primavera inoltrata, forse perché dall’altra parte, il freddo era stato davvero molto. Oggi la giornata era identica. Ma non è questo il pensiero. Quante cose ci siamo e si sono persi i ragazzi causa pandemia? Una di queste è proprio il treno della memoria. Quanta comprensione, lacrime, relazioni, emozioni, sentimenti, insostituibili, si ottenevano da quel viaggio. Istruttivo. Per sé stessi, per le ricadute sulle altre classi. A questo, e a molto altro, pensavo, oggi, alle cose che si è portato via questo covid-19, che nessun meet, video, potrà mai restituire .
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