Alla fine mi son deciso. A cosa? A dare una sbirciatina all’interno della Torre (Chianca) rimessa in ordine da anni e aperta al pubblico, turisti, villeggianti, “locali”, insieme ad una corona di altre torri “gemelle presenti” qui nei pressi su questo tratto di Mar Jonio. Torri, edifici risalenti tra la metà e la fine del 1500 erano vedette e luoghi di avvistamento e segnalazione di pericolo. Oggi con un biglietto d’entrata di soli 2 euro (ma con 5 sì può attivare un circuito di visita con altre torri e visita guidata a resti dell’epoca greco-romana, sul fondale marino) si può accedere in cima e ammirare un bellissimo panorama. Si è accolti da una volontaria, preparata e disponibile a rispondere a molte domande di storia locale. All’interno dell’edificio che apre con uno scaffale e numerosi libri, pannelli proiettano i diversi tipi di sabbia qui presenti, una vasca per tartarughe marine, modelli di uova delle tartarughe “caretta caretta” e ovviamente alcune indicazioni su dove e quando dovrebbero schiudersi le uova. Nei piani successivi, (un paio) raggiungibili con una scala ripida, oggetti storici in bella mostra con visita guidata.Sono sul terrazzo di Torre Chianca, tra quelle di Torre Lapillo e Porto Cesareo dove il vento costante, quotidiano, accarezza, pettina, suggerisce ricordi, nostalgie, speranze. Il posto è suggestivo e con l’immaginazione si può esssere in più posti nel medesimo istante e in piu tempi: presente, passato, futuro. Con Gallipoli sullo sfondo poi, basta davvero poco.