La prima cosa che ho pensato, svegliandomi è stata quella che 5 anni fa oggi ottenevo il lasciapassare per lavorare a scuola, insegnando. Un nuovo lasciapassare che in Italia sembra non bastino mai. Ci tenevo molto a quel traguardo, giunto con molti sacrifici, devo essere onesto, ma esame dopo esame, anno dopo anno, cresceva l’immaginazione, la passione per un lavoro in progress, da aggiustare continuamente, studiando libri, volti, storie. Mi piace, parecchio questo lavoro, anche se la stabilità contrattuale sembra un miraggio. Insieme ad altre cose, non marginali. Devo essere sincero: in questi lunghi mesi di “coronamento sociale”,scuole chiuse, mi son mancate le classi, i volti, le storie e non vedo l’ora arrivi settembre per rivederli tutti. Con o senza mascherina. Perché suoni la campanella.
Purché suoni la campanella.
Sarebbe un ritorno alla professione più bella del mondo. Ciao, Romano
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