Tutto uguale, giorni, ore, giorni feriali come festivi, senza rottura dell’ordinario ed entrata nello straordinario. E mentre si pensa alle classroom, meet, organizzare compiti, penso ad un paio di domande. La prima: la cosa che piu manca in questo periodo di restrizioni. La seconda: la prima cosa che farai alla fine di questa chiusura generalizzata. A me personalmente manca il caffè al bar della scuola, una nostalgia struggente, o quello della stazione. Il primo, quello scolastico, perché sai che li, tra un caffè e l’altro c’è sempre qualcuno con cui scambiare due parole, ma non sai mai con chi. Quello alla stazione invece, è un caffè né stretto, né lungo o macchiato, ma di illusione, di fantasia, meglio, da sogno. Qui si vola, con quel caffè da stazione.
Cosa farò quando saremo liberi? Una passeggiata fino a che stanchezza non mi prenda.