Avremo “notti bianche” e “urla alla Tardelli”

20200315_181814Le strade sono vuote, che neanche ad agosto.  Giornalai aperti, e molti ad informarsi, che è  un diritto. Per  le strade, sono i piccioni i veri proprietari delle nostre città, piazze, corsi, vie, che non saprei dire se centro, periferie o tutto insieme, divenute nel giro di poco così piccole, ristrette, come avviene  per un capo di biancheria dopo aver sbagliato candeggio. C’è  qualcosa di nuovo nell’aria, si, e non è solo il virus, ma qualcosa che ha tutta voglia di resistere, fare comunità,  uscire seppur per pochi istanti, sul balcone di casa  e cantare, ballare, suonare, gridare, bebè  alla mano, anzi, in braccio per giovani coppie! Un tempo ci fu a Torino ” il concerto dal balconcino”, e ora spuntano concertini  come fiori. Pentole, piatti, di ogni fattura. Da un balcone all’altro un “Hai bisogno”, “come stai?”, “serve niente”, e poi, giù a cantare, “Azzurro”, “il cielo è  sempre più blu”, “inno di Mameli” , “la gatta”,…se il mondo assomiglia a te….

In tanti si organizzano: forme di solidarietà, volontariato, partecipazione, cultura in streaming, condivisa. “Alzati” direbbe Francesco, che cammina a piedi lungo le vie del Corso per recarsi in Chiesa e affidarci.

Balconcino. E tutti in piedi. A casa,  in piedi, a creare o ricreare comunità nuove e uomini nuovi, non più solo. “C’erano uomini soli” canteremo domani. Dai balconi penzolano striscioni, arcobaleni, con su scritto, “Andrà tutto bene”, con colori e perimetri colorati da bimbi, mani tremolanti, ma sicure allo stesso temlo, che tutto andra bene. Campane ieri, tutte, a mezzogiorno. Quelle stesse che non annunciano piu messa, (da decreto),  dopo aver messo tra parentesi strette di mano, segno di pace, acqua santa. Ma abbiamo voglia. Torneremo piu grandi di prima e ciascuno avrà  la sua notte bianca, alla Dostoevskij, o quelle olimpiche, targate Torino 2006. Immaginiamo l’urlo, liberatorio, alla Tardelli, al Santiago. Immaginiamo Pertini, la sua pipa, le sue braccia sollevate, verso’alto. Sarà bello. Tutto. Andra’ tutto bene.

20200315_175933Nella Basilica di Maria Ausiliatrice, in preghiera, il Rettor maggiore, successore di don Bosco, appena rieletto, prepara il suo pensiero, preghiera, rivolta ai giovani nel mondo.

 

2 pensieri riguardo “Avremo “notti bianche” e “urla alla Tardelli””

  1. Con l’augurio che davvero tutto possa andare bene e soprattutto possa servirci come monito per il futuro, ti mando una mia poesia “al tempo del coronavirus”

    SU UNA TOVAGLIA A GIRASOLI GIALLI

    ma può bastare apparecchiare il desco
    con la tovaglia a girasoli gialli
    per colorare questi fiaccati giorni
    chiusa tra le mura d’ una reclusione
    non voluta prigione obbligata
    e mai immaginata prima?
    Oscilla il mio pensare tra fede
    e tradimento dell’umana specie
    per una calamità inattesa e vorace
    che ci ha turbati tutti e impauriti
    noi invincibili eroi di razza bianca
    immuni per sacra discendenza
    da Guerra e Carestia da Pestilenza e Morte.
    Chiuse le porte resta il vuoto il silenzio
    l’instabile equilibrio dell’uomo piccolo
    disperso per un oscuro minaccioso universo.
    angela donna

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