Giornata poco ordinata, quella di ieri, a dire il vero. Sciopero dei bus, file interminabili per un taxi e concentrazione di gente alle
fermate dei bus. Nell’atrio della stazione Termini, un colpo d’occhio al tabellone raccontava molto di un’Italia, gran parte, in ansia. I discorsi in ogni dove vertevano sullo stesso tema: coronavirus. Anche io ammetto di aver comperato mascherina e amuchina, (e un paio di libri, a leggere commenti su internet parrebbe essere l’unico posto tranquillo da contagi!Ironia del web) dalle parti di piazza Vittorio, prima di dirigermi in via Tasso, presso il museo della Liberazione.