Non poteva mancare una colazione al bar dei Cesaroni, quartiere Garbatella, posto “inflazionato” grazie alla tv, riviste, giornali. Non era trascorso molto rempo dal mio ultimo espresso, ma ci torno volentieri, con la speranza di scoprire cose nuove. Garbatella
è come una bella e interessante donna che sa ascoltare. La Garbatella ha una storia. Un ponte di nuova generazione tiene insieme Garbatella e Ostiense. Dall’alto si vedono i trenini, della metro, quelli per il lido, i Mercati Generali, il gazometro. Dall’alto e nell’attraversarlo una sensaziine da far girare la testa. Provo ad addentrarmi nel quartiere, dopo il cappuccino e cornetto.
E scopro una scritta di un rifugio antiaereo risalente al periodo della seconda guerra mondiale, e una esortazione a pensare poetico, una targa con tutta la storia
dei film di Alberto Sordi e tanta, tantissima storia. E camminando camminando arrivo ai piedi della Regione Lazio, un pensiero corre veloce a Fantozzi che mi strappa tante risate, li, sul momento. Poi, tornato indietro, recupero la stazione metro, la lascio alle spalle, imbocco il ponte che unisce i due quartieri, Garbatella e Ostiense, con un occhio ai mercati generali e un altro al Gazometro. Una infinita di locali a poca distanza da Trastevere, fino a recuperare il cimitero acatollico. Ci entro e passo da Gramsci e da Camilleri. Oltre, la Piramide.