Qualcosa di dolce lungo la strada che attraversa il cuore della città, il bicerin tra la storia ed il presente, sotto gli occhi attenti di Jasmine, che poi è “la meglio gioventù ” che ci fa una buona quantità di proiezioni al nostro passaggio. Un bicerin molto dolce, corposo, robusto. Dalla parte opposta, azando gli occhi al cielo, a due passi dalla Consolata, c’era una volta la “Bentornata” , una scritta che resisteva da anni prima che una mano di bianco se la portasse via. Per sempre. La scritta. È la sua storia. “Bentornata”. Era una signora, si raccontava, che dava il benvenuta alla sorella, prima dell’avvento di facebook. Quando a Torino c’era ancora la neve.