È proprio da molto tempo, rapportato in giorni, che non scrivo. Pagine vuote. Bianche, come il manto luccicante visibile fin dalle prime luci dell’alba della nostra Torino, lungo il vialetto che costeggia la Dora e l’altro, l’università. Si scivola, sembra di painare, forse spargere un pochino di sale non avrebbe fatto male. Il gazometro nei pressi conferisce l’idea di essere a Roma, ma il freddo ben presto spegne paragone, illusioni, fantasia. Superga, in fondo, sulla collina, sembra in attesa, di qualcuno. Le palazzine universitarie, semplicemente del lunedì.