La collina torinese si veste di nuovi colori e le “parrucche” di quelle cangianti (rosse, gialle, arancioni, verdi)che rasentano il corso del lento, caro e vecchio fiume Po si snodano fino a inerpicarsi lungo i Cappuccini e Superga e ancora non fanno pensare che è in atto un cambio radicale di stagione. Anzi. Neanche l’ora, quella solare, subentrata a quella legale ne può qualcosa a questo 88 giorno d’agosto. Chi corre, chi sgambetta, chi passeggia, chi legge sui prati come fosse giugno e chi da quelle pagine comincia e disegna una storia e chi la termina. I Murazzi sono animati come una volta, quando….Continuo la mia corsa, mi lascio alle spalle piazza Vittorio, scendo, costeggio la targa che ricorda l’eroismo di Soldati, risalgo, corso Vittorio da una parte, coi suoi tram e il caos che tutto inghiotte, il Valentino oltre, svolto a sinistra e ricomincio il mio giro.