L’orario provvisorio scivola via, lentamente, giorno dopo giorno, e si avvia cosi a confluire verso quello definitivo. Tutti noi abbiamo avuto un bidello Bruno che entrando in classe, alzava il foglio, urlando “orario” come fosse depositario di chissà quale segreto da condividete con noi. E gioia era. Confluire…Un pochino come l’estate che lentamente va ad esaurirsi e a confluire nel grande serbatoio autunno-inverno. Lentamente le giornate si accorciano mentre le ore scolastiche si allungano, l’abbronzatura si estingue e le maniche lunghe si srotolato o si stendono come l’effetto valvola. E la scuola riprende a pulsare, tra un paio di Uda e il cuore, il nocciolo; è così che al mattino, durante l’appello, capita che una studentessa si alzi e dopo il suo presente…
“Prof un pensiero per lei “…No, Non è “solo un pensiero” ma questione di cuore. La scuola, con tutte le sue trasformazioni resiste nei suoi fondamentali e questo la rende sempre bella, vecchia e nuova allo stesso tempo. Grazie!!!
Ah, Oggi ricorre la festa di San Giuseppe da Copertino, patrono degli studenti. Ricorderò sempre la visita ad Osimo e le preghiere depositate dagli studenti al Santo.