È così, zitto zitto, perché non ne ho scritto e per come si è piombata nell’autunno, l’estate 2019 ha chiuso i battenti, aperto gli ombrelli, allungato camicie e maglioncini, oltre ovviamente l’orario scolastico, che pur non essendo ancora definitivo si avvia ad esserlo. Diceva Albert Camus che “L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore” e cosi, questa mattina mi sono regalato due piantine posizionate sulla finestra, per rifare ancora primavera. Le giornate si accorciano e il grigio si spande, si spalma e di tanto in tanto, castagne “piovono” dal cielo di qualche viale cittadino alberato. Metterne in tasca una, si dice tenga lontano eventuale raffreddore. Poi, ad altri angoli, profumo di castagne, quelle buone, invadono vie e corsi, e rumori di coni di giornali fanno presagire cartocci ottimi sostituti dei gelati. Insomma, il tempo cambia e va. Oggi ricorre san Maurizio e i ricordi vanno ad alcune vendemmie adolescenziali nell’astigiano che davvero chiudevano definitivamente l’estate.
Vado alla ricerca di una libreria, Feltrinelli, quella della stazione, e cerco un libro, “In viaggio contromano” , di M.Zadoorian. Lo trovo, ne leggo una pagina, in un breve viaggio, sotto la pancia della nostra città.
Archivio mensile:settembre 2019
Orario provvisorio 2
L’orario provvisorio scivola via, lentamente, giorno dopo giorno, e si avvia cosi a confluire verso quello definitivo. Tutti noi abbiamo avuto un bidello Bruno che entrando in classe, alzava il foglio, urlando “orario” come fosse depositario di chissà quale segreto da condividete con noi. E gioia era. Confluire…Un pochino come l’estate che lentamente va ad esaurirsi e a confluire nel grande serbatoio autunno-inverno. Lentamente le giornate si accorciano mentre le ore scolastiche si allungano, l’abbronzatura si estingue e le maniche lunghe si srotolato o si stendono come l’effetto valvola. E la scuola riprende a pulsare, tra un paio di Uda e il cuore, il nocciolo; è così che al mattino, durante l’appello, capita che una studentessa si alzi e dopo il suo presente…
“Prof un pensiero per lei “…No, Non è “solo un pensiero” ma questione di cuore. La scuola, con tutte le sue trasformazioni resiste nei suoi fondamentali e questo la rende sempre bella, vecchia e nuova allo stesso tempo. Grazie!!!
Ah, Oggi ricorre la festa di San Giuseppe da Copertino, patrono degli studenti. Ricorderò sempre la visita ad Osimo e le preghiere depositate dagli studenti al Santo.
Orario provvisorio
Ho scelto questa foto perche tutto scorre, come l’acqua, e il tempo che questa grandissima opera alle spalle ci racconta. Le sedie in tela, al mare, si chiudono, e cosi gli ombrelloni, e si riaprono quaderni e libri e diari, per segnare “l’orario provvisorio” che concede ancora spazi di liberta e pomeriggi liberi e goderecci e pantaloncini corti e magliettina colorate che profumano d’estate, ancora. Erano belli come un 9 di giugno, primo giorno di vacanza, saranno belli come un 9 di settembre, primo di scuola. Chissà quanta ansia avranno, domani, al primo suono della campanella 2019/2020… passerà subito, per loro, i grandi protagonisti della scuola, e per me. Ricordero’ sempre la mia, notte, insonne, prima delle prime lezioni, quelle dell’orario provvisorio. Sono mancati. Molto. Allora….buon inizio a tutte e tutti.
1 settembre
Non ho fatto molta fatica nel voltare la pagina del calendario, quella di agosto, con le montagne, il mare i laghi, un rosso al 15 e dare il benvenuto a settembre, con gli studenti che entrano a scuola, banchi, libri e sulla lavagna il “benvenuti”, un giro che avrebbe potuto sintetizzarsi con “l’estate sta finendo”, cavallo di battaglia dei Righeira, canzone sempre attuale che chiude “vamos a la playa” , canzoni utili per accompagnare controesodo e ombrelloni che si apprestano alla chiusura sulle spiagge causa prime piogge. Sembra l’inizio di un libro di Cassola. O “la bella estate”, cosi cominciava altra estate, su e giu con i treni. Immagini tv. Traghetti che ingoiano auto in attesa di essere trasportate dalle isole al continente, lunghi nastri d’asfalto intasati in ogni corsia e autogrill presi d’assalto, atri di stazioni ferroviarie presi d’assalto per una metropolitana d’Italia. Zaini, trolley, borsoni pieni di prodotti tipici, per prolungare psicologicamente la vacanza e lenire la malinconia. Un tempo , girando pagina, avrei rivolto anche gli auguri, di buon comeanno, ma col tempo si sbiadiscono e restano sullo sfondo molte cose. Come è che fa la canzone di Coez, oltre a voler andare al mare e ad essere belli i 20 euro ma anche le lire? In ogni caso pare che siano 10 milioni gli italiani che hanno scelto settembre per le proprie vacanze. Domani fiocheranno i “Buon anno” insieme agli abbracci perché i lavoratori della scuola se li scambiano sempre due volte, gli auguri di buon anno: quello scolastico nuovo, e al 1 gennaio. È il giorno della presa di servizio e domattina vedremo insieme ai primi zaini di quanti dovranno sostenere gli esami di riparazione le cartelle dei prof pronti al collegio docenti, primo impegno che davvero apre e riapre i lavori lasciati con i sigilli sui pacchi della maturità. E ancora, Il tg delle 14 ci proiettera`
gli operai che col primo turno, alle 6, hanno varcato il cancello di Mirafiori, manifestando, alle domande del giornalista di turno, ansie, preoccupazioni, timori. Sara`
un autunno caldo o tiepido? Bho, staremo a vedere. E ancora:”cosa vi aspettate?” “Piu soldi in busta paga”.
Il mio agosto si chiude con una immagine da Roma, che sintetizza il film, una locandina che resterà sui muri dei ricordi personali. La canzone di sottofondo, sicuramente, mambo salentino.