Capita, di perdere la concezione del tempo, al far del giorno e
della sera, quando lo scenario, è bello, il palcoscenico, idem, noi spettatori, affacciati e muti a riempirci, di colori, unici, e la necessità di riempirli per farne scorta si rende “urgente e necessario”,
come fosse un decreto legge, da convertire però, prima dei fatidici 60 giorni, perché si sa, l’estate ed i suoi giorni, di luce,sono lunghi ma, le risorse economiche ed il tempo, questi, proprio no, non permettono il prolungamento della “mia legislatura”e allora, è d’obbligo adattarsi come i cammelli, gonfiare gli occhi, di colori, non di lacrime. E cosi, la grande bellezza distrae, sonnecchiando, dopo un “buongiorno mare e buonasera mare” , sul divano, dopo i pasti, mentre in sottofondo la tv rilancia un ripasso forzato di diritto costituzionale, tra chi convoca le Camere, chi gestisce le crisi parlamentari, le fiducie, le sfiducie, le tattiche, le strategie, e qualche zanzara poco stanca e viva ad un’ora insolita è alla ricerca, con ronzio, di qualche millimetro di preda di carne umana, di pelle da pungere, e le pale del ventilatore stancamente rilanciano un pochino di frescura dopo averla acchiappata in qualche meandro della veranda, simile ad una nave stanca o incagliata; intanto, san Lorenzo e le sue stelle, s e santa Chiara, sono alle spalle, con le spiagge sempre aperte 24 h, per nuove magliette fine e canti a squarcia gola. Sul fare della sera nuovi e solito spettatori prendono posto per immortalare il momento esatto in cui il sole va oltre.