A lavorare con la fantasia e l’immaginazione si potrebbe pensare di estrapolare “Agostino” ed i suoi amici dal testo di Moravia e lasciarlo correre e scappare, da loro e altro, lungo l’arenile, sulla sabbia che scotta, rasentando le cabine, con i giochi, le stuoie, salviette, salvagenti, creme solari di ogni ordine e grado, libri consumati, sgualciti, nuovi, letti di notte e non, il primo chioschetto, la vetrata del ristorante, albergo, e il camminamento in legno che chissa quanti piedi e corpi, in una danza continua per il troppo calore, ha raccolto, intriso di storie personali, posteggi macchine e i tendoni che le ricoprono, creando ombra, allargata a bimbi che giocano, il rivenditore di quotidiani e riviste, sparse tra tavole di legno dal profumo umido, di sughero, ma non siamo in Toscana, bensì in Puglia, zona del Salento. Profumo di mare, caffe, crema, dolce e solare, e distese di corpi sotto gli ombrelloni, blu, dove il cielo è sempre piu blu. Giornalaio volante, metto mano in tasca dei boxer mare, raccolgo gli spiccioli necessari per il quotidiano in accoppiata, Messaggero piu Quotidiano. Come sempre scorre i titoli in prima pagina ed il santo del giorno, San Domenico, e la data in alto. Oggi, 8 agosto si ricorda la tragedia di Marcinelle, in Belgio. Il tempo di ricordarlo e due mail mi raggiungono: “prof. con la tesina dell’anno scorso sul lavoro abbiamo imparato un pezzo di storia, economica, sociale, che non dimenticheremo mai”. Soddisfazioni della scuola, dalla scuola, che non chiude mai.