Roma mi piace immaginarla così, e poi “srotolarla” dagli occhi come una pellicola di un film o un vecchio negativo di foto, un rullino, sa ripassare tutto insieme, e andare a ritroso, sul passetto del Castello, con la fantasia e vedere e dare forma a figure di Papi che corrono e si mettono al riparo da qualche congiura o possibile attentato, dare forma e vedere Papa Borgia in fuga, e immaginare Giulia Farnese, Lucrezia, il fratello Cesare dopo chissa’ cosa e cortigiane e mettiamoci pure il Pinturicchio che chissà…retrodatare ancora e pensare all’Imperatore Adriano, col suo testone osservato nella Galleria Borghese che da questa fortezza, con i suoi fidi e corte si muove verso Ostia antica e Tivoli, nella sua sontuosa villa. Roma è presente e passato anche recente, nome di donna, capelli lunghi e neri, viso grazioso e acceso, occhi scuri e passione, e arte.
Roma è cavalcare lungo il corso della storia, all’ombra del Quirinale, lasciandosi alle spalle via XX Settembre, prendere due capolavori, di due grandi, che la storia ha sempre messo in competizione e rivalita`, tanto per cominciare; capolavori che stazionano sulla stessa via, all’ombra del Quirinale, san Carlo alle Quattro Fontane, comunemente conosciuta dai romani come san Carlino, per le ridotte dimensioni, (Francesco Borromini, capolavoro dell’architettura Barocca) e sant’Andrea al Quirinale, architettura barocca, (Bernini) e mettere a confronto, i due prima di procedere ad ulteriori confronti verso gloriose bellezze e scendere verso piazza Navona,ritrovarsi al loro cospetto e pensare di passare dal Barocco al Rinascimento, a concetti come staticità e dinamismo.