E così, gira e rigira, tre anni dopo ecco nuovamente si svela Perugia. Lasciati alle spalle treni e ritardi cumulati, ora tutto sarà un’opera d’arte a partire dal Perugino,che ha molto da raccontare in via Vannini.
Tutto sembra intatto, così come era stato lasciato una mattina d’agosto del 2016. Il Mini metro, Fontivegge, Cupa, il piazzale, le scale, tante, gli archi, parecchi, la Fontana Maggiore, il Duomo, con la sua facciata che non “conferisce” verso la Piazza, l’università per gli stranieri, l’arco, la via dell’Acquedotto. Perugia, città calda, ma dolce. Una musica risuona ancora con quel suo benedetto caffè che risuonava in uno dei bar della citta universitaria….”Perugia, ma cosa hai messo nel caffe che ho bevuto su da te….” sembrava un dolce invito a tornare che ho piacevolmente assecondato, seppur in ritardo.