Il vento alza il polline e ondeggia il pallone, e ad ogni fermata del tram, a porte aperte, si insinua il polline, e ci si stropiccia gli occhi e riparte il tram e partono starnuti, di tutti un po`, a turni, per la par condicio. A piazza Vittorio, dove un tempo, molto lontano, c’erano le giostre e la cioccolata di Ghigo, e il parcheggio delle macchine, prima della piazza pedonalizzata, i chioschi per il festival del gelato. Oggi, il vento spazzava via le sedie di qualche bar, sparpagliate e disordinate, pronte per la sera, e allontanava l’annuncio estivo fatto di coni. Dal tram e sul ponte, Superga e la Gran Madre sembrano due regine e il Po ed il Monviso due re. Oggi, 28 aprile, lo sferragliare del tram ricorda quello di un treno, il Parigi Napoli express con fermata a Pisa, sotto la Torre. Chissà che fine ha fatto, quel treno…