31-12-2018. L’anno sta per concludersi, come sempre, tra molto rumore, nebbia, freddo, gelo. Chissà come gli addetti ai media chiameranno quest’anno il super-petardo, vietatissimo, ma sempre in “caduta libera” da qualche balcone. Mentalità dura da sradicare, come se tutto, nella vita, nella pagina di calendario da girare, dipendesse da qualche petardo senza tener conto dei 364 giorni rimanenti. Molti ricordano la”bomba di Maradona”, ma chissa quante e quali negli anni ne sono state confezionate. Lungo le vie del centro di molte citta’, prese d’assalto per l’ultima passeggiata del 2018, si registrano gli ultimi acquisti, per il cenone, da consumarsi in casa, con parenti o amici, davanti ad una tv per ascoltare il discorso del Presidente della Repubbblica, Mattarella. Ultimi selfie davanti a qualche albero in comune e piccoli scambi di battute, ultimi, di fine anno. Più diventa buio e piu automobilisti sprovvisti di box si mettono alla guida alla ricerca di un posto auto lontano da palazzi a piu piani al fine di scongiurare eventuali danni all’auto. E a fine anno è sempre tempo di rendicontazione, di cosa “L’anno appena concluso ha dato e , o, tolto”.
Il mio, di anno che sta per chiudersi non è stato di quelli particolarmente felici, ma sono certo che papà mi accompagnerà ugualmente in ogni momento della mia vita. Lavorativamente parlando ho avuto molte e molti iscritti a scuola che sono frutto di un lavoro costante e continuo, e dell’innesco di una relazione costruita nel tempo, col tempo, e che ha dato molti e buoni frutti, soprattutto un grandissimo affetto delle ragazze e dei ragazzi della mia scuola, così presenti nei momenti più difficili. A loro auguro un buon 2019 nella serenità e nella gioia, fiducia, pace, interiore, ed esteriore, e speranza. Tanta.
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