Roma è. Così spesso ho scritto e così essa è. Roma concede, Roma toglie, in una sorta di partita doppia. Roma è storia, arte, religione, letteratura. Passato e presente, fuga dal quotidiano; rottura dell’ordinario ed entrata nello straordinario. Roma è festa Eterna Bellezza .Roma è sfida o complice rivalità tra B&B&Cche non vuol significare bed and breakfast ma Bernini e Borromini, ai quali poi, aggiungiamo Caravaggio. Barocco romano. Cominciamo da quello, dai piedi dei contadini, nella Madonna di Loreto, con le mani giunte, bastoni inmano, a venerare la Vergine, Bimbo in braccio, sulla porta della Casa Natale, in uno dei suoi capolavori a due passi da piazza delle Cinque Lune, dal Senato, dal lento fluire del Tevere; a pochi centimetri da altro capolavoro, quello di Raffaello; piedi di contadini che sporchi di fango sembrano così veri e attuali; viso della Conversione di Matteo,
del suo stupore, delsuo “proprio io?”, della Luce, che “quando entra entra”; del contatore di monete, assorto;
del viso di Pietro
, quello di Paolo
, racchiusi tra San Luigi dei Francesi, Santa Maria del Popolo e Sant’Agostino. E la presunta leggendaria rivalità di Bernini e Borromini, in piazza Navona e via del Quirinale. La musica di una giostrina e profumi di dolci “stordiscono” la visita che continua come fosse sempre la prima volta. Roma sarà sempre e sempre è in una continua giostra che si chiama vita, perché la prossima volta, sarò ancora qui a ri-ammirarli. Tutti.