In via Garibaldi, sopra le nostre teste, altri capi si incrociano: quello di uomo e di donna, ripetuti decine di volte: testa nella testa. Quali e quanti significati. Sotto i portici di corso San Martino i turisti non si contano. Sbucano dalla “balena” spiaggiata, Porta Susa nuova, o che la recuperano, per riprendere il treno e tornare presso le loro dimore. Molti son venuto a portare un fiore a qualche caro, in uno dei cimiteri torinesi, e ora, fanno ritorno. A due passi da lì, sembra osservare stanca ma attenta la cara vecchia stazione, quella in superficie, quella che al binario tronco uno si trovava sempre una fontanella a cui attingere, distrarsi e bagnarsi le labbra. E un treno Satti, rosso e bianco, pronto a partire, verso Rivarolo o Castellamone. Nell’attesa della sua partenza, una panchina in marmo, sempre fredda, dove osservare il tutto.Come essera al cinema, insomma.