La confidenza con la campanella della scuola sta diventando nuovamente un’abitudine, anche se, a “ranghi ridotti”. Un pochino come capita per le loro sveglie quotidiane. E così anche loro, i protagonisti, gli studenti, che lentamente riprendono i loro impegni. “Corredo” ridotto al minimo, almeno per ora: diario, penna, un blocco per gli appunti, in bella mostra, li, sul banco. Fisici e parole “ingessate” e movimenti da “freno a mano tirato”. Ritagli e spiccioli di vacanze versati sui banchi, insieme a tante emozioni e sentimenti. È l’11 settembre. La domanda che frulla nella testa è :” dove ero esattamente l’11 settembre del 2001? “