Così come capitato per l’Italia, attendere cioè 12 anni per un’altra finale mondiale, così è successo oggi alla Francia, campione del mondo, di calcio, 2018. America 1994-Germania 2006 per l’Italia; Francia 2006- Russia 2018. 12 anni dolo per entrambe. Da Maldini, Baresi, Baggio (in finale ’94 contro il Brasile, ai rigori) a Bufon Cannavaro, Totti, Del Piero… Materazzi, testata, espulsione di Zidane, cartellino rosso, rigori, questa volta, vinti e Italia e il cielo che era azzurro sopra Berlino. Onestamente non ho seguito con assiduità questo mondiale, anzi. Archiviata finale e ricordi in serie, mi fiondo tra un’ afa e un temporale nella stessa giornata immerso tra le pagine di P. P. Pasolini, “Ragazzi di vita”. Un libro, a onor del vero, che ad intervalli prendeva polvere in… “continuazione”: alcune pagine e riposo. Apri, chiudi, apri. Alcune pagine e riposo… e così via. Ora sembrerebbe la volta buona. Per chiuderlo. Si, ma all’ultima pagina e riporlo finalmente in libreria, lontano dalla polvere. Auspicio: speriamo di archiviare anche questa lettura senza rispettare i 12 del mondiale di Italia e Francia.