9 maggio 1978. Aldo Moro e Peppino Impastato. Del primo ho dei ricordi più nitidi, forse perché già da piccolino seguivo tutti i pomeriggi i tg dell’epoca, insieme al nonno. Fin dal giorno del suo rapimento e dell’uccisione della scorta in via Fani, a Roma, il tg del pomeriggio era un appuntamento fisso, a casa mia come in molte altre, e poi, una quantita’ di giornali per casa. Forse proprio in quel periodo ho apprezzato la lettura dei quotidiani, per quanto, data l’eta’, ovviamente, non è che comprendessi chissà cosa. Però, il nonno, ci sapeva fare: spiegava molto bene, raccontava, “traduceva” in un linguaggio comprensibile ad un bambino i fatti salienti. E insieme, leggevamo. Ho imparato molto: Maglie (in provincia di Lecce e le origini dell’Onorevole Aldo Moro), la costituzione, il compromesso storico, funzioni del Presidente del Consiglio, il PCI, Berlinguer, Roma e i suoi quartieri, geografia (il Lago della Duchessa!!! ), le prime nozioni di politica, la Sapienza…
Peppino Impastato imparai ad apprezzarlo più avanti, con l ‘impegno politico e uno studio più “spesso”. E ogni anno, quando posso, lo ricordo, con la sua voglia di studiare, leggete, lottare, con i suoi… “Cento passi” e la lotta alla mafia. Peppino è vivo e lotta insieme a noi…