Le luci natalizie si sono spente. Alle finestre, balconi, e in ogni dove tacciono e riposano (dopo un mese continuo di luci), oramai da qualche ora, alberi e presepi, sulla via delle cantine, ripostigli o sgabuzzini. Scatoloni, pennarello, pazienza, tanta, “palline”, “albero”, “statuine”, “capanna”…par gia’ di vedere il tutto nei movimenti resi ancora più lenti dalla bruttezza del tempo. Già, perche’ dal cielo sta piovendo tutta l’acqua possibile richiesta l’estate scorsa. Alle scatole, quindi, da maneggiare con cura, l’arrivederci a dicembre 2018. Per quanto mi riguarda, termina la preparazione di alcuni testi da presentare a scuola.La campanella, domani, suonera’ due volte: quella della sveglia di casa e quella della scuola.