Sono stato a Torino Porta Nuova, ieri, stazione centrale, o di testa- terminale, ove nell’atrio è posizionato da un paio di anni (sotto le feste natalizie, ovviamente) un maestoso albero di Natale. Tre anni fa, mi pare, avrebbe potuto contendersela con “spelacchia” che “troneggia” in piazza Venezia, a Roma. Oggi, fortunatamente, non è cosi. Questo non è un albero da frutta, e le mele al piu’, potrebbero crescere e raccogliersi poi, in seguito. Ora e’ tempo della semina. Le richieste, fine delle discriminazioni di ogni tipo, felicita’, spensieratezza, un sorriso spontaneo, una carezza “libera” e bella, capace di toccare il cuore, un pensiero ai nonni, e un pensiero e desiderio per tutti: ali per volare tre metri sopra il cielo.
Qui in realta’ non si deposita soltanto. Si lasciano, e si prendono anche, pensieri, propri e altrui. Inflazionatissime le richieste di 30 all’Universita (neanche poter passare un esame), il tema lavoro poi, è presente ad ogni modo. Poi tanto amore
, pace,
voglia di papa’ senza coraggio in fuga, e tanto coraggio di un (o piu) figlio da infonderglielo, purche’ faccia ritorno,
e l’anzianità, ma non di servizio, ma di status single, che dovrebbe aprire al diritto di avercelo, l’amore.
Grazie a te Romano che condividi sempre pensieri e riflessioni autentiche. Ti regalo una poesia della mia amica Egle Bolognesi, in tema con il tuo articolo e un BUON NATALE !
Dona un dono
Din don
din din don
Dona un dono
Dai, su, dona!
Dona un dolce tuo pensiero,
un biscotto fatto a cuore,
un augurio tuo sincero…
Dona un pranzo
o una cena
a chi vive appena appena,
dona un po’ delle tue ore
per l’ascolto e la preghiera…
Dona un suono melodioso,
dona un canto, un inno, un salmo
in un tempo lento e calmo…
Dona ancora un tuo sorriso
a chi è sempre triste e stanco…
E poi dona una parola
di conforto e di poesia
e poi sia quel che sia…
Din don
din din don!
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Ma poi passato il natale sapete che fine fano tutti questi desideri e sogni delle persone? Li buttano via? Spero di no..
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Ciao. Dovrebbero essere spediti a Roma, in uno scatolone e studiati da sociologi, antropologi e storici. Poi fare un’anali sullo stato. È un piccolo campione …così è stato un paio di anni fam l’anno scorso un articolo de La Stampa titolo'”Siamo in deficit di gioia?” Questo ad albero smontato…
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