Roma è… Non sono stati giorni particolarmente afosi qui a Roma. Immaginavo peggio. Gia’ perche’ e’ dalla giornata, meglio, mattinata di ieri, che ho messo piede nella capitale. Super-treno doppio Torino-Roma e opla’, in un men che non si dica, Termini. La preoccupazione preventiva era la ipotetica “razionalizzazione” dell’acqua prevista o ventilata, che ci sara’ a partire da venerdì.
Prima, si ipotizzavano 8 ore di chiusura dei rubinetti, poi 4, poi qualcuno sosteneva che l’erogazione dell’acqua avrebbe conosciuto uno stop, si, ma a zone, quartieri, a partire da venerdì. “Si comincera’ da Monte Mario”, asseriva qualcuno. Ma erano voci “in metropolitana” e penso equiparabili alle famose leggende”. Metropolitane. Monte Mario, che sappia io, è zona di ospedali, quindi, probabilmente, quella affermazione, potrebbe essere davvero una leggenda metropolitana. Vedremo. Intanto, nel pomeriggio, così, tanto per non farci mancar nulla, “una grattugiata” d’acqua è piovuta dal cielo, in contemporanea al mio salire in visita a
Castel Sant’angelo. Con tanti anni di “militanza”, qui a Roma, mai vi avevo messo piede, in questa interessantissima roccaforte. Una ventina di minuti in coda, come filtro, fuori dal Castel, e poi un’altra, breve, per il biglieto. Peccato mortale, davvero, non averci mai messo naso e piede dentro! Il “passetto”, via di fuga dei Papi dal Vaticano alla fortezza tonda e orlata, ” la antiche celle”, le stanze… da restare senza fiato, e non solo sul finire delle scale.
Ottimo panorama in cima.
Davvero, per me, ogni cosa di Roma e’ un puzzle che la rende sempre una grande bellezza. Con acqua o senza. C’è anche una caffetteria, a meta’ percorso, e da buon “gianduiotto” quale sono, non mi son fatto mancare un cappuccino sabaudo. Unico neo, cappuccino un pochino “salato”. Mi è sembrato eccessivo, al banco, il suo costo: 2 euro. Ma vabbe’, Non son mica venuto fino qui per un cappuccino salato. A me interessa altro. Cercare di entrare nella dimensione storica raccontata dal castello, pagina dopo pagina e dipanarla poi da settembre, a scuola. Preparare unità, moduli, uda, conoscenze, abilita’, competenze. Trovare qualcosa che possa appassionare. Terminata la visita al Castello, un ritorno presso la Basilica Santa Maria del Popolo, per Pinturicchio (Nativita’), Caravagio (Cappella Cerasi) e Cappella Chigi. In mattinata un ritorno presso Minerva di Sopra, (Santa Caterina da Siena, Beato Angelico) a “Santa Chiara”, cappella-cella di Santa Caterina da Siena inserita ora all’interno di un teatro, proprio a due passi dal Pantheon. O meglio, alle spalle. Sempre fruibile, visitabile, con grande gentilezza da parte di chi gestisce il locale adiacente. Non so quanti km avro’ macinato, vorrei chiederlo ai miei piedi, che in questo momento si rifiutano di parlare. Hanno inscenato anche una serata di sciopero, per cui, le uniche parole sono: “non si esce! “.